FIAB VICINA A LEGAMBIENTE.

POLEMICHE SUL BIODIGESTORE

FIAB FROSINONE VICINA A LEGAMBIENTE

Approccio scientifico e non isterismi

Basta ad una gestione superficiale dell’ambiente

Rispetto per il percorso istituzionale
ma importante anche un dialogo con la popolazione

Fiab Frosinone si sente di intervenire sulla questione Biodigestore che ha scatenato vibrate polemiche.

La sezione locale della Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta ritiene doveroso esprimere vicinanza ai rappresentanti territoriali di Legambiente e nello specifico al suo presidente Stefano Ceccarelli per una serie di elementari ragioni.

Limpegno di Legambiente e di Ceccarelli è indiscusso e trova radici nell’esperienza e nella competenza profusa nel condurre le attività dell’associazione.

Lanalogia di obiettivi perché entrambe le associazioni si muovono spinti dai medesimi scopi, il miglioramento delle condizioni di vita e di salute dell’ambiente in cui vivono le persone.

Comprendiamo che in un territorio martoriato dall’inquinamento e da comportamenti scellerati e sfuggiti al controllo per decenni, nuove iniziative in materia di rifiuti possano essere accolte con pregiudizi e forti timori. Ma se per decenni lo stato di cose non è cambiato, occorre interrogarsi sui meccanismi che non hanno funzionato, riconducibili sicuramente a storture umane e a logiche di profitto.

Dunque, riteniamo sia giunto il momento di cambiare sistema e di lasciare il passo all’approccio scientifico che in altre regioni italiane e paesi comunitari invece ha funzionato limitando gli appetiti affaristici e producendo economia circolare. Approccio scientifico che proprio perché tale si basa sulla ricerca e rifugge valutazioni superficiali non solo da parte delle associazioni originariamente vocate all’ecologia, ma anche nelle opportune sedi istituzionali chiamate ad approfondire gli aspetti tecnici dei progetti e la misura del loro eventuale impatto ambientale, compreso quello del Biodigestore che, tra l’altro, non è l’unico proposto in provincia di Frosinone. Luoghi deputati ad un confronto basato sulla professionalità, l’obiettività e la pacatezza e al controllo sulla corretta funzionalità.

Al fine di scongiurare legittime ma a volte isteriche paure da parte della popolazione, sarebbe auspicabile, ferma restando la dovuta valutazione istituzionale, anche un percorso di partecipazione della stessa al processo di installazione del Biodigestore, che proprio per sua funzione va ad incastonarsi nel ciclo dei rifiuti organici per produrre biometano destinato alla trazione dei mezzi pesanti e compost utile in agricoltura.

La conoscenza e la trasparenza sul funzionamento, sui servizi, sulle eventuali ricadute e sui possibili risparmi, gioverebbero a creare un clima di maggiore serenità e responsabilità anche da parte dei cittadini.

Frosinone 4.12.2020

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