Cilento e Genius loci tra mito-archeologia e identità evolutive”.

Sabato 10 giugno 2023, si svolgerà a Roccadaspide, presso l’Aula Consiliare, un Convegno/Dibattito

dal titolo:

“Cilento e Genius loci tra mito-archeologia e identità evolutive”.

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La modalità è di Tavola rotonda in seduta pubblica – Assemblea 

Interattiva.


 

Saluti: Gabriele Iuliano – Sindaco Roccadaspide

Moderatore: Ezio Martuscelli – Presidente Associazione Culturale “Progetto Centola”
Interventi:

Antonio Di Rienzo – Studioso di cultura e tradizioni cilentane
Cosmo Guazzo – Scrittore e giornalista
Luigi Leuzzi – Studioso di mito-archeologia, antropologo
Pasquale Martucci – Sociologo
Angelo Perriello – Esperto di cooperazione territoriale e internazionale

Contributi:

Nera D’Auto – Artista tra immagini e colori
Maestro Matteo Catalano – Chitarra e voce

Sono previste delegazioni di Enti ed Istituzioni territoriali


 

Questo Convegno/Dibattito, in modalità Tavola rotonda in seduta pubblica – Assemblea interattiva, intende introdurre il senso del cambiamento nel territorio cilentano. È stato ideato nell’ambito delle iniziative del Programma Communitas, che vuole rappesentare quattro epoche dello storicismo e i quattro geni dell’umanità: il genio dell’arte, il genio della scienza, il genio della morale, il genio dell’economia.

Il Programma Communitas racchiude nel suo simbolismo una donna, la libertà, che  corre con una torcia in mano controvento, e quindi cerca una strada, una occasione per poter modificare la condizione di stasi e rivolgersi al futuro. Nel logo, la scritta “Im Anfang war die Tat” (all’inizio fu l’azione) è tratta dal Faust di Goethe.

Questa immagine rappresenta una occasione percorribile per i cilentani, per cercare di invertire una tendenza che vede oggi solo occasioni perse. L’idea è di proporre il passato per proiettarsi verso il futuro, guardando ad un’identità evolutiva per cercare di scongiurare il triste fenomeno dell’abbandono, delle possibilità precluse per i ritardi, le inefficienze, il sistema viario carente, le difficoltà di vivere soprattutto nelle aree interne.

In occasione del Convegno, si argomenterà su un parallelismo tra tradizione e cambiamento, partendo dalla storia, dal passato, dalle tradizioni e cultura popolare,   In occasione del Convegno, si argomenterà su un parallelismo tra tradizione e cambiamento, partendo dalla storia, dal passato, dalle tradizioni e cultura popolare, che hanno consolidato l’identità, la cilentanità, la cultura di questa terra. I relatori affronteranno in maniera complessiva gli elementi che caratterizzano il territorio, dalle forme comunitarie agli aspetti di vita tradizionale, ma anche gesti, espressioni e comportamenti, ritualità e miti, momenti aggregativi e festivi.

Al centro c’è il Genius loci, l’immaginario sociale, che sarà trattato facendo riferimento alla storia, alla sociologia, all’antropologia e alle espressioni tradizionali e legate alla cultura popolare di un territorio ricco anche di silenzi, colori, odori, suoni, di una cultura millenaria.

Si parte dalla sua storia, dal megalitismo alle varie civiltà che si sono succedute e che hanno lasciato il segno, alle opere materiali e immateriali, agli individui che si sono affermati grazie ad un legame storico-culturale che rende unico e immediatamente riconoscibile il Cilento. Ci sono poi le risorse naturali e culturali, aree protette e suggestive, che devono essere meglio valorizzate per puntare allo sviluppo.

Le iniziative culturali come questa, se ben organizzate e diffuse, possono costituire occasioni di rilancio, di valorizzazione, di presa d’atto delle ricchezze di cui dispone il Cilento, diffondendo i “saperi” e la “conoscenza” ai giovani che, attraverso la tecnologia, le nuove forme aggregative, la cooperazione e le relazioni, devono essere soggetti attivi per fruire e far fruire la cultura del territorio.

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