Quirinale, settima votazione: torna ipotesi Mattarella. FI e Coraggio Italia si astengono.

Di Roberto AntoniniAlfonso Raimo

La prima votazione della giornata alle 9.30. In caso di fumata nera, la seconda avrà luogo alle 16.30.

Alle 9.30 è iniziata la settima votazione per il presidente della Repubblica. In caso di fumata nera si tornerà in Aula alle 16.30. Matteo Salvini ha fatto sapere che senza un nome condiviso la Lega si asterrà, mentre nel Pd si sta “ragionato di vari nomi, tanti, dal nome di Draghi, a Mattarella, la Cartabia, la Severino, la Belloni e gli altri come Amato e Casini”, ha dichiarato il segretario Dem, Enrico Letta. Casini su cui puntano anche Forza Italia e i centristi di Udc, Nci e Cambiamo.

Ieri è stato il giorno dello strappo del centrodestra. Dopo quattro giorni di votazioni ‘in bianco’, la coalizione di Salvini, Meloni e Berlusconi ha deciso di rompere gli indugi e votare uno ‘suo’ nome. La candidata è la presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati. Ma l’esito non è quello atteso: la seconda carica dello Stato ha raccolto solo 382 voti, 71 in meno del numero di grandi elettori di centrodestra. Il secondo scrutinio della giornata, il sesto in totale, è finito con un nuovo messaggio per il presidente uscente: Mattarella raccoglie infatti 336 voti, il doppio di quanto raccolto giovedì.

In serata è ripartita la trattativa tra i partiti di maggioranza. “Sto lavorando affinché ci sia un presidente donna e in gamba”, ha detto questa sera Matteo Salvini, seguito a ruota da Giuseppe Conte: “Alla fine vedrete che il M5s sarà la forza più compatta se riusciremo a portare tutte le altre forze politiche verso un presidente donna, che mi farebbe tanto piacere”.

Il nome su cui si starebbe puntando è quello di Elisabetta Belloni, direttrice generale del Dipartimento Informazioni e Sicurezza. Una candidatura che ha però ricevuto l’immediata bocciatura delle altre forze di maggioranza. Un no secco arriva da Matteo Renzi: “Non è minimamente possibile votare la capo dei Servizi segreti alla presidenza della Repubblica: non sta né in cielo né in terra”.

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A fargli eco fonti di Forza Italia (“Non possono coesistere un tecnico nel ruolo di presidente del Consiglio e un tecnico nel ruolo di presidente della Repubblica”) e Leu (“in un Paese democratico è assolutamente inopportuno che il capo dei servizi segreti diventi presidente della Repubblica).

Critico anche il Partito Democratico: “Sono finalmente in corso, dopo il fallimento del muro contro muro voluto dal centro destra, confronti e discussioni su alcune possibili soluzioni. Tra queste anche candidature femminili di assoluto valore. Ma ci vuole serietà, la cosa peggiore è continuare col metodo di questi giorni che consiste nel bruciare con improvvide fughe in avanti ogni possibilità di intesa. Per noi rimane fondamentale preservare l’unità della maggioranza di governo”.

10.27 – LETTA: QUDRATURA CERCHIO O ASSECONDARE SAGGEZZA PARLAMENTO

Nella partita in corso per il Quirinale “bisogna fare il possibile perché la quadratura del cerchio avvenga, dopodiché c’è la saggezza del Parlamento e assecondare la saggezza del Parlamento è democrazia”. Così il segretario Dem Enrico Letta ai grandi elettori Pd

10.06 – CORAGGIO ITALIA ANNUNCIA L’ASTENSIONE

“Al settimo scrutinio, quello previsto per questa mattina, i grandi elettori di Coraggio Italia si asterranno”. E’ quanto si legge in una nota di Coraggio Italia a firma del capogruppo alla camera e cofondatore Marco Marin e del capodelegazione al senato Paolo Romani.

10.05 – TAJANI: “SU INDICAZIONE BERLUSCONI FI SI ASTERRÀ”

“Su indicazione del presidente Berlusconi per la votazione di questa mattina Forza Italia ha deciso di astenersi”. Lo scrive su Twitter Antonio Tajani, Coordinatore nazionale di Forza Italia.

9.55 – RENZI: “CONTE NON È VENUTO AL VERTICE DI MAGGIORANZA”

Il presidente M5S Giuseppe Conte al vertice di maggioranza “non è venuto”. Il leader di Italia viva Matteo Renzi lo conferma in Transatlantico. “Poi se c’è qualcuno che non è adatto a fare l’interpretazione autentica del pensiero di Conte sono io…”, celia Renzi escludendo l’eventualità di formulare ipotesi sull’assenza di Conte.

9.33 – LETTA: “NOSTRA LOGICA ‘NON DEVE ESSERCI UN VINCITORE’ PREVALGA”

“Per un successo c’è bisogno che la nostra logica ‘non deve esserci un vincitore’ prevalga. Non lo capiscono tutti. E non capirlo vuol dire non comprendere che il bandolo della matassa si trova solo con un accordo tra tutti”. Così il segretario Dem Enrico Letta ai grandi elettori Pd. “Noi dobbiamo tentare nelle discussioni all’interno della maggioranza, tutto il possibile perché la quadratura de cerchio avvenga- dice Letta- La coerenza tra maggioranza di governo, due coalizioni e una maggioranza che regge il Presidente della Repubblica”.

9.26 – LETTA: “È DURISSIMA, FORTUNA CHE C’È PD UNITO, IERI VITTORIA”

“È durissima. Fortuna che c’è il Pd. Fortuna che c’è unità del Pd”. Così il segretario Dem Enrico Letta ai grandi elettori del partito. “Ieri c’è stato un grande successo nostro la mattina”, ha proseguito, “vi ringrazio perché siete stati eccezionali nel fidarvi della tattica. È stata una vittoria che ci ha consentito di tornare alla casella di partenza”.

9.23 – LETTA: “LOGICA DI SALVINI HA CREATO CORTOCIRCUITO, ANCHE CON IL M5S”

“Si è ragionato di vari nomi, tanti, dal nome di Draghi, a Mattarella, la Cartabia, la Severino, la Belloni e gli altri come Amato e Casini. Attorno a tutti questi nomi si è cominciato a discutere. Poi ciascuno ha fatto delle verifiche a casa sua. Appena ciò è accaduto Salvini è uscito con la solita logica del ‘sono io che do le carte’. Questo ha creato un cortocircuito anche coi Cinque Stelle”. Così il segretario Dem Enrico Letta ai grandi elettori Pd.

9.18 – SALVINI: “MI PIACEREBBE UNA DONNA MA SE FACCIO NOMI NON VA BENE”

“Mi piacerebbe che questo Parlamento ballerino eleggesse la prima donna presidente della Repubblica”, su questo “ho una mia idea e voterai una donna ma nessuno è autosufficiente”, però “ho almeno tre nomi da portare”. Il segretario della Lega Matteo Salvini lo dice ai cronisti davanti Montecitorio. Non li rivela, però, “perché se faccio un nome come Lega non va bene, come centrodestra non va bene e non va bene se raccolgo nomi che arrivano da Pd e 5 stelle”. Ciò detto, “se c’è condivisione un voto chiaro in testa ce l’ho fra un ora”, aggiunge Salvini, ma “ovviamente mi vedrò con i segretari Pd, M5s di Italia viva e gli altri”.

9.10 – SALVINI: “TUTTI I VOTI DELLA LEGA A CASELLATI, ALTRI NO”

Rispetto al voto di ieri su Elisabetta Casellati “tutti i 208 elettori della Lega hanno votato in quella maniera, altri no ma ognuno fa quel che vuole”. Il segretario della Lega Matteo Salvini lo dice ai cronisti davanti Montecitorio.

9.08 – PIÙ COORDINAMENTO FI-UDC-NCI-CI, CENTRISTI VALGONO 180 VOTI

Maggior coordinamento a partire dal voto sul Presidente della Repubblica di questa mattina. Questo quanto deciso ieri notte nel corso di un incontro tra il coordinatore di Forza Italia Antonio Tajani, Lorenzo Cesa dell’Udc, Maurizio Lupi per Noi per l’Italia e Giovanni Toti per Coraggio Italia. Insieme i gruppi “valgono” più di 180 grandi elettori. Questo quanto si apprende da fonti

9.01 – FI E CENTRISTI AL LAVORO SU CASINI

Forza Italia e i centristi di Udc, Nci e Cambiamo, dopo lo strappo con la Lega, sono al lavoro sulla candidatura di Pier Ferdinando Casini

8.57 – SALVINI: “ASTENSIONE DELLA LEGA SENZA NOME CONDIVISO”

Senza un nome condiviso la scelta della Lega al primo scrutinio sarà l’astensione? “Sì”, risponde il segretario del partito Matteo Salvini davanti Montecitorio, “voti a caso non fanno fare una bella figura al Parlamento”, spiega ai cronisti.

Agenzia DiRE  www.dire.it

 

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