Di tutte le idee che possiamo avere, la più antispirituale è l’idea fanatica. Il fanatismo è quando credi talmente tanto nelle tue certezze al punto da vedere sbagliato l’altro che non agisce e pensa come te. La spiritualità è quando non hai più credenze. Hai fede. La fede è forza, energia. In tutto, in nulla. Nell’esistenza e nella non esistenza. È la forza di darsi, di offrirsi, la forza dell’amore ed è il motore della spiritualità. La religione è un cumulo di credenze.
Il risveglio ha inizio quando non c’è più religione perchè c’è fede. Il Buddhismo non è una religione: il mio maestro era fermamente convinto di questo. La rendono una religione, aggiungeva, coloro che stanno nei monasteri. Il venerabile Gatatera era infatti un monaco della foresta, viveva nella giungla. Io ho vissuto sei anni con lui, anche se non in modo continuativo.
Per vivere il Buddhismo come spiritualità, diceva, bisogna avere come maestra la natura e non la storia. Gli eruditi, quelli che sanno tutto sul Buddhismo conoscono anche il sanscrito e il pali alla perfezione e non sbagliano nemmeno un accento. Sanno tutto però se non hanno fede non possono arrivare al risveglio. Per farlo, bisogna avere come maestra la natura, non la cultura. Diceva anche che quando hai come maestra la natura, ti accorgi che fra essa e la cultura, quella vera, non c’è distinzione. Avviene solo quando la cultura si separa dalla natura e le diventa nemica.
Il Buddhismo di base non è una religione perchè non si fonda su credenza ma su esperienze, è un cammino empirico. Ovvero devi sperimentare, devi fare esperienza, non devi credere. Il giorno in cui sono caduta nella giungla e mi sono fatta male a un ginocchio, che diventava nero di giorno in giorno, sono andata dal mio maestro. Gli ho comunicato il mio desiderio di lasciare l’eremitaggio per andare in un ospedale, temendo che si fosse rotto qualcosa. Gli ho detto tutto quello che sapevo sull’anatomia di un ginocchio e lui mi ha detto ‘Ma tu veramente credi a queste cose? Credi davvero che lì ci sia la cartilagine, il liquido sinoviale? Hai mai visto il tuo ginocchio dall’interno? Adesso ti siedi, gambe incrociate, come se non avessi nemmeno un ginocchio, occhi chiusi finchè non apri gli occhi che guardano dentro e non fai esperienza diretta di che cosa c’è lì dentro. Non devi avere credenze, devi fare esperienze.
Aveva ragione. Il giorno in cui si sono aperti gli occhi dall’interno, grazie alla meditazione, ho capito che il corpo non è ciò che pensa tutto il mondo occidentale. Ho visto quello che ha detto il Buddha, un arcobaleno di colori.