Cittatrepuntozero.

Un sindaco e un’amministrazione ormai alla canna del gas cercano invano di vendere fumo negli occhi degli anagnini che, conoscendo ormai con chi hanno a che fare, certamente non cadranno nel solito tranello”. Commentano così gli esponenti di Cittatrepuntozero la notizia secondo la quale il Comune ha affidato al professor avvocato Scoca la difesa dell’ente avverso i provvedimenti regionali che autorizzano la costruzione e messa in funzione del biodigestore. Proseguono gli esponenti nella nota: “Leggiamo sulle pagine Facebook del sindaco e dell’assessore Marino che il ricorso sia stato fatto contro la VIA e che al professor Scoca sia stato conferito l’incarico. Niente di più falso. Ricordiamo al sindaco, ma per mero dovere di verità, che il ricorso contro la VIA non può essere più promosso perché sono decorsi i termini previsti dalla legge, e che in realtà alla VIA la sua giunta ha dato parere favorevole. Ricordiamo inoltre come agli atti del Comune non vi sia ancora alcun determina che conferisce ufficialmente l’incarico al prof. Scoca.
Vantarsi di un ricorso contro l’AIA e di aver affidato un incarico legale ad un professionista di prestigio non vale quale contrappasso per i peccati che il sindaco Natalia, l’assessore Marino e la loro giunta hanno commesso: rilasciare parere favorevole per la realizzazione del Biodigestore, non emettere il negativo parere sanitario nei termini previsti dalla legge e nella sede competente ovvero quella di valutazione di impatto ambientale, adottare un tardivo parere urbanistico contrario che non ha alcun valore in sede di AIA. Di queste azioni ne pagheranno il fio i nostri figli, Anagni e le future generazioni. Ci troviamo quindi dinanzi al comune che fa ricorso contro se stesso, nella speranza che i cittadini di Anagni abbocchino a questo ennesimo specchietto per le allodole, finalizzato esclusivamente a fini propagandistici. Perché il sindaco Natalia e la sua giunta non ci sono posti con parere negativo in sede di VIA? Perché non hanno rilasciato nei termini e nei modi previsti dalla legge il parere sanitario negativo? Perché hanno messo un parere urbanistico negativo sapendo che era stato superato dal provvedimento di valutazione di impatto ambientale? Dove era Natalia quando il consigliere Fioramonti e l’opposizione e tanti cittadini hanno espresso pubblicamente il loro dissenso? Perché se era ed è contrario al biodigestore ha artatamente avviato con la complicità degli apparati amministrativi la procedura di incompatibilità del consigliere Fioramonti finita in una bolla di sapone?Queste sono le risposte che il sindaco Natalia insieme alla sua giunta dovrebbero offrire ai cittadini. Il ricorso è semplicemente tardivo e di certo non laverà l’onta degli errori fatti. La realtà è un’altra ed è quella per cui il sindaco Natalia è completamente in affanno, è giunto al capolinea ed è stato abbandonato da tutti i suoi consiglieri ed assessori, tranne il caro e buon Carlo Marino, che continua strenuamente sui social ad immolarsi per difendere l’indifendibile suo amico sindaco, limitandosi peró a pessime figuracce e strafalcioni giuridici e di diritto.
Consigliamo pertanto al sindaco e all’assessore Marino di sfruttare la presenza in comune del professor Scoca per una breve e intensa formazione amministrativa”.

cittatrepuntozero

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