Ucraina, salta l’accordo per i corridoi umanitari a Mariupol: “Russi non fermano i bombardamenti”.

Secondo il sindaco di Mariupol Boichenko, “visto il costante e spietato bombardamento, non c’è altra scelta”.

Salta il cessate il fuoco per garantire l’evacuazione dei civili dalle città di Mariupol e Volnovakha. Secondo quanto riporta il ‘Kyiv Independent’, giornale vicino al governo ucraino, l’accordo raggiunto in mattinata per permettere ad oltre 200 mila civili di lasciare la città, da giorni sotto assedio, sarebbe saltato perchè le truppe russe non avrebbero interrotto i bombardamenti. La notizia è stata confermata anche dal sindaco di Mariupol.

ORE 8.30: ACCORDO PER CORRIDOI UMANITARI E CESSATE IL FUOCO

“Mariupol non è le sue strade e le sue case; è i suoi abitanti”: lo ha detto oggi Vadym Boichenko, il sindaco della città dell’Ucraina sud-orientale in riva al mar d’Azov, dove da questa mattina alle nove ora locale è in vigore un cessate il fuoco temporaneo per permettere il trasferimento in sicurezza di civili.

Di un accordo per garantire “corridoi umanitari” lungo percorsi specifici aveva riferito il ministero della Difesa russo. Il cessate il fuoco è entrato in vigore non solo a Mariupol ma anche a Volnovakha, una cittadina piu’ a nord, situata sempre nella regione di Donetsk.

Secondo Boichenko, “visto il costante e spietato bombardamento da parte degli occupanti non c’è altra scelta che dare l’opportunità ai residenti di lasciare Mariupol in sicurezza”.

Agenzia DiRE  www.dire.it
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