Ucraina, da Kharkiv al Donbass è anche allarme cibo e medicine.

di Vincenzo Giardina

Fonti dall’Ucraina alla Dire: “Se continua così, scaffali vuoti in pochi giorni”.

ROMA – In più città dell’Ucraina cominciano a scarseggiare generi alimentari, medicine e altri beni essenziali: lo riferiscono all’agenzia Dire fonti che si trovano a Kharkiv, nel nord-est, a Lysychansk, nella regione orientale del Donbass, e nell’area della capitale Kiev. A pesare sono sia i bombardamenti che più in generale l’insicurezza legata al conflitto cominciato giovedì scorso, con posti di blocco e sempre più aziende e società di trasporto che rinunciano a effettuare le consegne.

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“Tra quattro o cinque giorni non avremo più né zucchero né caffè” dice padre Oleg Ladnyuk, un salesiano arrivato oggi a Lysychansk da un’altra città dell’est, Dnipro. “I negozi restano aperti per qualche ora al giorno e adesso negli scaffali c’è cibo, ma se non si ripristinano le scorte non andremo avanti a lungo“. Lysychansk, come la vicina Severodonetsk, si trova presso il fronte orientale del Donbass.

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“Molte famiglie preferiscono restare in città nonostante gli scontri armati siano vicini”, spiega padre Ladnyuk. “Hanno timore sia dei bombardamenti che potrebbero verificarsi durante il viaggio sia di poter un domani perdere la casa, come a tanti è già capitato durante il conflitto del 2014″. Il rischio di una mancanza di approvvigionamenti è segnalato anche dalle fonti a Kharkiv. “Ci sono molte persone sole che non hanno alcun tipo di aiuto“, riferiscono fonti alla Dire. “Il primo bisogno sul piano umanitario sono le medicine e poi il cibo, che potrebbe cominciare a scarseggiare presto”.

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LE VITTIME DEI BOMBARDAMENTI A KHARKIV E KIEV

Kharkiv si trova a circa 40 chilometri dal confine con la Russia. Stamane è stata bombardata la piazza della Libertà, in centro, dove si trovano la sede del governo, il teatro dell’opera e una sala concerti. Secondo un bilancio fornito dai servizi di soccorso, nelle esplosioni sono rimaste uccise almeno dieci persone, mentre altre 35 sono rimaste ferite. Tra le vittime dei bombardamenti a Kharkiv c’è anche uno studente di nazionalità indiana. Naveen Shekharappa Gyanagoudar, questo il suo nome, studiava all’Università medica nazionale. Stando al ministero degli Esteri di Delhi, è stato ucciso da un colpo di mortaio.

Cinque invece le vittime a Kiev, secondo un bilancio fornito dai servizi di soccorso, nel bombardamento alla torre della televisione. Anche testimonianze in arrivo dalla capitale e dalla vicina cittadina di Bucha indicano che alcuni supermercati e negozi hanno gli scaffali vuoti per l’aumento degli acquisti con l’approssimarsi di colonne militari russe. “Oggi – dice una delle fonti – siamo riusciti a prendere solo due filoni di pane”.

Agenzia DiRE  www.dire.it

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