Il servizio pubblico da tempo si sta trasformando in disservizio pubblico in salsa arcobaleno a spese del contribuente.
Non c’è giorno che in ogni trasmissione, in ogni panel o programma ricreativo della Rai, non passi la visione laicista della società, della famiglia, della vita. Un indottrinamento continuo sotto forma di servizi tv, commenti, ironia, gioco. Un esempio eclatante, lo abbiamo avuto a “Oggi è un altro giorno”, dove si è fatto revisionismo Lgbt sulle fiabe che nei secoli hanno reso felici milioni di bambini, cambiando trama e messaggio: si è arrivati a dire che la “Bella Addormentata nel bosco” è stata svegliata dal bacio di una principessa e non di un principe e ci si è chiesto se “Pinocchio” non fosse per caso un ermafrodito.
Nei confronti della religione, poi, si assiste a un vero e proprio attacco ideologico dissacrante. Con esempi inequivocabili anche nell’ultimo Sanremo: Fiorello che si presenta con una corona di spine, il cantante Achille Lauro ha esibito il Sacro cuore. Non è più accettabile questa mancanza di rispetto. La religione cattolica è parte integrante della nostra identità storica, culturale e sociale. L’Italia e la sua capitale Roma sono il centro mondiale della cristianità. Ci vuole rispetto. I credenti e le persone di buon senso devono reagire: per questo, come politico, medico e madre di famiglia, ho partecipato oggi al flash mob organizzato da Pro Vita e Famiglia. Non vorremmo essere ridotti ben presto come Amadeus: costretto a giustificarsi per aver fatto pubblicamente il segno della Croce.
Così le parole di Simona Baldassarre, medico, europarlamentare della Lega Responsabile del Dipartimento Famiglia del Lazio