NUOVE PIOGGE VECCHI PROBLEMI
Sono trascorsi quasi due anni dalla frana della Calzatora del gennaio 2021 e ad oggi risultano eseguiti solo alcuni lavori di “messa in sicurezza”.
Centinaia di migliaia di euro dei cittadini spesi, dopo mesi di colpevole immobilismo, in una situazione di serio pericolo per l’incolumità degli abitanti della zona interessata. Il tutto certificato dalla delibera del 14 ottobre 2021, con cui la giunta disponeva i lavori necessari ad impedire “possibili danni alle vite umane” con 300 giorni di ritardo.
I nuovi smottamenti di questi giorni lasciano pensare che i lavori sin ora svolti non siano stati sufficienti e che serviranno altri interventi urgenti; tutto ciò mentre dei lavori per il rifacimento della strada non si parla nemmeno più e c’è pure chi non perde occasione per sminuire i disagi dei residenti.
Stessa disamina e stessa sorte relativamente al parcheggio multipiano, chiuso ormai da più di tre anni.
Somme considerevoli dei cittadini spese per il suo “riammodernamento” e la concessione di uno spazio pubblicitario a chi vuole portare 84mila tonnellate l’anno di rifiuti in città. Beffardo “biglietto da visita” per i turisti che arrivano ad Anagni e la prima cosa che si trovano davanti è proprio questa.
Addirittura, in un video autocelebrativo, si mostra “l’opera a colori”, che però alle prime piogge ripresenta, a detta di alcuni cittadini, le stesse infiltrazioni di acqua che l’avevano ammalorata in passato.
Se ne può dedurre che si sia verniciato ma non impermeabilizzato?
Non possono esserci più scuse intollerabili ai ritardi, ai danni ai beni comuni, allo spreco di denaro pubblico e soprattutto ai disagi alla cittadinanza.
Non si può far finta di nulla, come non si può far finta di non vedere fiumi di acqua che scorrono su alcune strade periferiche asfaltate senza cura delle cunette di scolo; le responsabilità per questi ambiti ci sono e devono essere accertate, senza proroga alcuna!