Poliziotto che prende a calci un randagio a Taranto, il Partito Animalista Italiano presenta l’esposto per far aprire il procedimento disciplinare all’agente della Polizia. Chiesta l’immediata sospensione.

Il Partito Animalista Italiano tramite il suo presidente, Avv. Cristiano Ceriello, ha presentato al Capo della Polizia, al Questore ed al Ministro dell’Interno esposto per l’immediata apertura di un procedimento disciplinare nei confronti dell’agente di polizia che, in Piazza di Immacolata di Taranto, è stato ripreso nel prendere a calci un cane di quartiere. Cane conosciuto dai residenti e dagli stessi chiamato Max. L’avv. Ceriello vista la gravità dei fatti proveniente da chi, al momento e come si evince nel video, indossava la divisa ha chiesto anche la celere sospensione del poliziotto.

“Da animalisti – si legge nell’esposto – e, tra gli altri, quale forza politica che alle ultime elezioni regionali 2020 ha rappresentato in Puglia il Partito degli Animalisti (ottenendo quasi 6.000 preferenze), rappresentiamo tutta l’indignazione che tra gli altri sta facendo anche notizia sui media nazionali e sui canali social. Ciò anche e soprattutto perchè proveniente da un responsabile delle Forze dell’Ordine ed in un momento “storico” in cui si sta chiedendo ai cittadini di rispettare restrizioni ed ordini e, tra gli altri, collaborare con i controlli degli organi di Pubblica Sicurezza”.

Per il Partito Animalista, il fatto risulta grave sia perchè si presume avvenuto dall’agente “in servizio” e, tra gli altri, come da nostri referenti il luogo in cui è avvenuto l’accaduto (fatto visto ed addirittura ripreso da cellulare!) è un luogo ad alta intensità di passaggio, con presenza “in loco” di esercizi commerciali, bar e anche presenza di scuole con passaggio di bambini e famiglie.

Sempre per l’avv. Cristiano Ceriello oltre ad esserci tutti gli estremi per identificare l’accaduto ai sensi dell’art. 544 ter del C.P., si ravvisano tutti gli elementi per l’apertura di un procedimento disciplinare nei confronti dell’agente che, con il suo comportamento, pare chiaramente violare quei “doveri specifici e generici del servizio e della disciplina indicati dalla legge”, come previsto dalla Giurisprudenza disciplinare che riguarda anche gli appartenenti al corpo della Polizia di Stato. E’ per questo che si ritiene necessaria e dovuta l’immediata apertura di un procedimento disciplinare nei confronti dell’agente, oltre che la sua immediata sospensione.

Vedremo gli sviluppi del caso che, comunque, ha sconvolto i social in questi ultimi giorni.

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