COVID. FICO: SULLE QUESTIONI GLOBALI PARLAMENTI E DIAOLOGO CENTRALI.

PRESIDENTE CAMERA CITA NILDE IOTTI: POLITICA È COMPRENDERE RAGIONI ALTRUI (DIRE) Roma, 11 nov. “Diceva Nilde Iotti che la politica e’ comprendere le ragioni dell’altro. Un’affermazione secondo me importante e condivisibile. Non c’e’ per forza chi sbaglia e chi ha ragione, ma c’e’ una condivisione di problematiche e di realta’ che solo una politica forte, autorevole, puo’ risolvere. E i parlamenti in questo possono essere centrali”. Lo dice il presidente della Camera, Roberto Fico, in video collegamento al dibattito ‘Nessuno si salva da solo. Una riflessione sull’enciclica ‘Fratelli tutti’. “In tutto questo periodo” di emergenza a causa della pandemia “io ho creduto e credo- continua Fico- che la diplomazia parlamentare sia importante, che possa creare un dialogo a livello dei Governi. Che possa entrare nel tessuto di rappresentanza dei vari Paesi. Lo dobbiamo fare con tutti i paramenti del mondo”. Quanto alle pressioni che possono esercitare sulla politica i poteri economici transnazionali, la terza carica dello Stato osserva: “La politica quando perde forza, quando perde autorevolezza, non fa altro che delegare le decisioni in luoghi che non sono quelli che non sono deputati a prendere le decisioni” per il bene della collettivita’. “Se le decisioni vengono prese in luoghi che non siano i parlamenti, i nostri luoghi democratici- continua Fico- sicuramente non verranno mai presi nell’interesse della collettivita’. Il concetto di non essere soli in questo mondo, di non essere nazioni isolare, deve far si’ che la politica riesca sempre a cooperare con le politiche degli Stati in modo da stabilire un dialogo costante per raggiungere i grandi obiettivi. Ai problemi globali- come migrazione, poverta’, fame nel mondo- non si puo’ rispondere con soluzioni locali. La politica deve poter intervenire con tutta la forza in queste grandi questioni globali sapendo, come dice l’enciclica, che non si puo’ non partire dagli ultimi, da quelli che piu’ soffrono, che poi si riverseranno sul resto del mondo se non vengono aiutati”. Il presidente della Camera conclude: “In questa difficile fase il fatto che siamo tutti sulla stessa barca e’ piu’ vero che mai. Se dopo la pandemia saremo migliori o peggiori non lo so, ma ogni cambiamento che possa far migliorare le condizioni non puo’ venire dal nulla ma dalla fatica e dal lavoro personale. Sarebbe un grande crimine non acchiappare l’opportunita’ che arriva da questa crisi” e “la politica e’ fondamentale, deve essere forte, popolare, autorevole, deve costruire ponti”.

Agenzia DiRE  www.dire.it 

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