LAZIO. COOPERATIVE DI COMUNITA’, L’AULA APPROVA LA LEGGE.

Obiettivo: valorizzare le comunità locali e stimolare l’autonoma organizzazione

dei cittadini, chiamati a produrre beni e servizi in chiave sussidiaria e solidale

Il Consiglio regionale del Lazio, presieduto dal vicepresidente Giuseppe Emanuele Cangemi (Lega), ha approvato, con 32 voti a favore e sette astenuti, la proposta di legge n. 126 del 7 marzo 2019, “Disposizioni in materia di cooperative di comunità”, d’iniziativa della consigliera Eleonora Mattia (Pd), e dei consiglieri Salvatore La Penna (Pd) ed Emiliano Minnucci (Pd).

Prima dell’esame della pl 126, il presidente del Consiglio regionale, Mauro Buschini (Pd), ha rivolto un pensiero alle vittime delle foibe, nel giorno del ricordo dell’esodo giuliano-dalmata e delle vicende del confine orientale, ricordando anche che sono stati 14 mila gli esuli accolti nel Lazio. Buschini ha poi rivolto un pensiero a Franco Marini, sindacalista e politico scomparso ieri, che è stato presidente del Senato e ministro del Lavoro.

Il progetto delle cooperative di comunità ha lo scopo di valorizzare le comunità locali cercando di stimolare l’autonoma organizzazione dei cittadini, chiamati a produrre beni e servizi in chiave sussidiaria e solidale e accrescere le opportunità lavorative nei territori. Nell’ottica della cooperativa di comunità ogni socio-cittadino condivide il proprio saper fare e le proprie abilità dopo aver definito, in maniera collettiva, insieme agli altri soci-concittadini, i bisogni del contesto territoriale di riferimento, anche con il coinvolgimento degli enti locali.

La nuova legge regionale si compone di 11 articoli e detta disposizioni in un ambito dove manca una normativa nazionale specifica. Cinque gli emendamenti approvati durante i lavori d’Aula. Sono definite “cooperative di comunità” le società cooperative che “al fine di contrastare fenomeni di spopolamento, declino economico, degrado sociale e urbanistico, promuovano la partecipazione della popolazione residente alla gestione dei beni e dei servizi collettivi”. La legge prevede che le cooperative di comunità e i loro consorzi, di cui possono essere soci sia le persone fisiche che le persone giuridiche, possano realizzare uno o più scambi mutualistici.

Al fine di sostenere la costituzione e lo sviluppo delle cooperative di comunità, la Regione, previo avviso pubblico e nel rispetto della normativa europea in materia di aiuti di Stato, concede contributi, incentivi per la creazione di nuova occupazione e l’uso di aree o beni immobili inutilizzati. Si prevede uno stanziamento complessivo di 900 mila euro nel triennio 2021-2023 (per ciascuna annualità 100 mila euro per la parte corrente e 200 mila per la parte in conto capitale). Sono previsti l’istituzione di un apposito Albo regionale al quale le società cooperative in possesso dei requisiti si iscrivono per ottenere il riconoscimento di cooperativa di comunità e accedere agli interventi previsti dalla legge.

 

 

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