UNIPOL – WELFARE ITALIA: NEL LAZIO LA PIÙ BASSA PERCENTUALE DI FAMIGLIE IN POVERTÀ.

IL LAZIO È LA REGIONE ITALIANA CON LA PIÙ BASSA PERCENTUALE DI FAMIGLIE IN POVERTÀ RISPETTO ALLA POPOLAZIONE (5,5%)

IL DATO EMERGE DAL WELFARE ITALIA INDEX 2023

  • Il Lazio si colloca al 6° posto nazionale nella classifica complessiva che misura l’efficacia e la capacità di risposta del sistema di welfare

  • La Regione è in 1° posizione per contributo medio in forme pensionistiche integrative in rapporto al reddito medio e per contributi sociali riscossi dagli enti di previdenza in % del PIL regionale

  • Asili nido: Lazio al 2° posto per spesa media regionale per utente fruitore (12.819 euro) e al 4° per posti autorizzati negli asili (34,5 ogni 100 bambini tra 0 e 2 anni)

Roma, 13 febbraio 2024

Il Lazio si è classificata nel 2023 al 6° posto tra le Regioni italiane per efficacia e capacità di risposta del sistema di welfare.

È, inoltre, la migliore Regione italiana in termini di minor incidenza della povertà relativa familiare, registrando la percentuale più bassa di famiglie in povertà relativa sul totale delle famiglie nella Regione: il 5,5% rispetto alla media nazionale del 12,2%.

Il dato emerge dalle classifiche del “Welfare Italia Index 2023”  strumento di monitoraggio che prende in considerazione gli ambiti di politiche sociali, sanità, previdenza e formazione e consente di identificare, a livello regionale, i punti di forza e le aree di criticità in cui è necessario intervenire – realizzato da “Welfare, Italia”, Think Tank nato su iniziativa di Unipol Gruppo in collaborazione con The European House – Ambrosetti.

Il Welfare Italia Index viene presentato analiticamente all’interno del Rapporto Annuale del Think Tank “Welfare, Italia”, disponibile sul sito di Welfare Italia.

Il Welfare Italia Index è basato su 22 Key Performance Indicator[1] che misurano dimensioni di input[2], ovvero indicatori di spesa (pubblica e privata) in welfare che raffigurano quante risorse sono allocate in un determinato territorio (ad esempio l’ammontare allocato tramite Fondo Sanitario Nazionale rapportato sul totale della popolazione regionale o l’assegno pensionistico medio mensile degli over 65) e dimensione di output2, ovvero indicatori strutturali che rappresentano il contesto socio-economico in cui si inserisce la spesa in welfare (ad esempio il tasso di disoccupazione o la quota di famiglie in povertà).

 

Indicatori di spesa

Per quanto riguarda gli indicatori di spesa, il Lazio ottiene complessivamente un punteggio di 81,1 e si posiziona al 4° posto.

La Regione si posiziona al 1° posto per contributo medio in forme pensionistiche integrative, pari al 9,5% del reddito medio rispetto ad un valore medio italiano del 7,3%, e per contributi sociali riscossi dagli enti di previdenza in percentuale rispetto al PIL regionale, grazie al 18,2% rispetto al 14,2% della media italiana.

Il Lazio si conferma al secondo posto per spesa media regionale per utente fruitore degli asili nido, investendo 12.819 euro rispetto al valore medio nazionale di 8.913 euro.

Si posiziona al 5° posto per importo medio di Reddito e Pensione di Cittadinanza (540 euro mensili per ogni cittadino vs 510 euro della media italiana).

In termini di sanità e istruzione il Lazio, con una spesa sanitaria pubblica pro capite di 2.181 euro, occupa il 18° posto (la media italiana è di 2.329 euro).

Si posiziona invece al 15° posto per spesa pubblica per consumi finali per l’istruzione e la formazione in percentuale rispetto al PIL regionale, con il 3,3% rispetto al 4,2% nazionale.

 

Indicatori strutturali

 

A livello di indicatori strutturali, il Lazio si posiziona invece al 10° posto, con un punteggio di 65,8.

Oltre al dato eccellente relativo all’incidenza delle famiglie in povertà, la Regione consolida il 4° posto in Italia in termini di posti asilo nido autorizzati ogni 100 bambini tra 0 e 2 anni, con 34,5 posti rispetto al valore medio nazionale di 26 posti.

Il Lazio si posiziona al 4° posto per numero di pensionati ogni 100: con quasi 1 pensionato ogni 4 abitanti (il 24,7%, contro una media nazionale 27,5%) risulta tra le Regioni con la più bassa incidenza.

Rispetto allo scorso anno, il Lazio guadagna 2 posizioni e si posiziona al 5° posto della classifica nazionale per tasso di dispersione scolastica. La Regione registra infatti solo un 7,4% di studenti di scuola secondaria di secondo grado che non riescono a raggiungere il titolo di studio o che non hanno le competenze previste dal titolo formale, a fronte di una media nazionale del 10,4%.

Il Lazio occupa la 14° posizione per tasso di disoccupazione della popolazione con più di 15 anni, pari al 7,7% rispetto alla media nazionale dell’8,1%, e il 13° posto per la quota di giovani tra i 15 e i 34 anni che né studiano né lavorano (i cosiddetti NEET – Not in Education, Employment or Training).

Parlando di sanità, il Lazio occupa il 6° posto per efficacia, efficienza e appropriatezza dell’offerta sanitaria.

Infine, si posiziona all’8° posto per stato di salute della popolazione.

Emilio Farina

Consultant

Barabino & Partners S.p.A.

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