SICUREZZA STRADALE E PROPOSTA COORDINAMENTO LAZIO MOBILITA’ ECOLOGICA E CICLABILE.

DA-DESTRA-ALESSANDRO-TURSI-PRESIDENTE-FIAB-ITALIA-MARINA-TESTA-E-PASQUALE-CARTELLA-COORDINATRICE-E-VICE-COORDINATORE-FIAB-LAZIO

DA-DESTRA-ALESSANDRO-TURSI-PRESIDENTE-FIAB-ITALIA-MARINA-TESTA-E-PASQUALE-CARTELLA-COORDINATRICE-E-VICE-COORDINATORE-FIAB-LAZIO

Safety in numbers: più persone in bici
rendono le strade più sicure anche per gli automobilisti
Per la Federazione Italiana Ambiente e Sicurezza è indispensabile
la transizione ecologica dei trasporti e propone alle istituzioni un
Coordinamento Mobilità Ecologica e Ciclabile di Roma e del Lazio
La Coordinatrice Fiab Lazio, Marina Testa:
“Occorre accelerare il processo per ridare vivibilità alle città.
La spinta più forte da volontà e lungimiranza politica”
“E’ importante indurre le persone a scegliere in maniera sempre maggiore
i mezzi di trasporto pubblico, la bicicletta o le gambe invece dell’auto privata.
Tra gli interventi immediati calmierare la velocità e creare zone 30”
Il principio si chiama Safety in Numbers, ovvero la sicurezza sta nei numeri, che evidenzia la correlazione
tra l’uso della bicicletta e la sicurezza del traffico generale.
Più ciclisti, meno vittime tra i pedoni e gli stessi ciclisti e meno rischi nel complesso, anche per gli
automobilisti perché inevitabilmente ci saranno meno auto in circolazione.
(Articolo completo al link Safety in numbers, ovvero più ciclisti e più sicurezza – FIAB Italia)
La Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta, presieduta attualmente da Alessandro Tursi, che nel Lazio
conta 6 associazioni aderenti, oltre 600 soci e una platea di simpatizzanti, ribadisce tale assioma che, con
tanto di conforto statistico, è contenuto sia nel Piano Generale della Mobilità Ciclistica 2022-2024 sia nel
Piano Nazionale della Sicurezza Stradale 2030.
“I dati statistici mostrano infatti che la mortalità da incidenti stradali diminuisce all’aumentare della
percentuale degli spostamenti su due ruote sul totale, e che il tasso di mortalità dei ciclisti è inversamente
proporzionale al tasso di utilizzo della bicicletta…” da Piano Generale della Mobilità Ciclistica 2022-2024
capitolo III.3 LA SICUREZZA STRADALE DEI CICLISTI.
Fin dalla sua nascita la Fiab si occupa di tali tematiche nella convinzione che l’uso della bici per gli
spostamenti quotidiani o a fini ricreativi, incida in maniera determinante sulla qualità di vita collettiva e sul
benessere delle persone.
“Siamo perfettamente consapevoli che si tratta di un cambiamento epocale e che occorrono consistenti
investimenti, un impegno imponente e molto tempo affinché la transizione si compia – spiega la
Coordinatrice FIAB LAZIO Marina Testa – Ma siamo altrettanto consapevoli che la spinta più forte arrivi
da volontà e lungimiranza politica. Automobilisti, autisti, motociclisti, ciclisti, pattinatori, pedoni sono tutte
persone che hanno lo stesso diritto di occupare la strada. Ma la differenza sostanziale sta nel mezzo usato e
nell’equilibrio di numeri e spazi tra i diversi soggetti. I mezzi a motore hanno svariati svantaggi: inquinano,
fanno rumore, ingombrano e soprattutto sono equiparabili a delle armi che uccidono se non usate in maniera
opportuna

(lettori 196 in totale)

Potrebbero interessarti anche...