ELEZIONI. MASTRANGELO (LEGA): TOGLIERE FONDI A SANITÀ E INVESTIRE IN SPORT.

(DIRE) Roma, 27 ago. – “Bisogna investire di più nello sport, togliendo magari qualcosa alla sanità”. Così Luigi Mastrangelo, capo del dipartimento sport della Lega e candidato alle politiche per il partito di Salvini, in un’intervista a The Breakfast Club, su Radio Capital. “Non dico di togliere tutto alla sanità- spiega il leghista- ma qualcosina si può dedicare allo sport, visto che nello sport viene stanziato sempre molto poco e nella sanità tantissimo. Se è vero, come diciamo da sempre, che lo sport fa bene e ci fa stare meglio, perché dobbiamo aver bisogno di prendere una medicina se possiamo star bene semplicemente facendo sport. Siamo tutti bravi a dire che lo sport è salute, poi però ci dedichiamo poco tempo. Lo sport deve diventare un elemento essenziale della nostra quotidianità, dovremmo essere bravi a ritagliarci un’oretta al giorno da dedicare al movimento”. “Penso soprattutto ai giovani- aggiunge- la sedentarietà aumenta, si stanno allontanando dallo sport, e questa lontananza si riflette sul futuro di tutte le nostre squadre, dal calcio alla pallavolo, in tutto lo sport italiano. Per ritornare a vincere bisognerà iniziare da subito a riavvicinare i giovani, a partire dallo sport di base, e investire”. Investimenti che per Mastrangelo servono anche sulle strutture: “Ce ne sono alcune rimaste a trent’anni fa, grazie al PNRR possiamo metterle a posto, a partire dalle scuole”.

Mastrangelo è stato uno dei simboli della pallavolo italiana, e da qualche anno si è avvicinato alla politica dopo un incontro con Matteo Salvini: “Una sera ero a un suo comizio, ero lì perché stimo la persona e il politico, credo sia tra i politici l’unico che vuole veramente il bene degli italiani, è una persona pura e vicina alla gente- spiega- Ci siamo conosciuti, c’è stata subito una stima reciproca”. “Matteo è un uomo di sport e segue tutto- dice ancora Mastrangelo– conosceva il mio passato e questa cosa mi fece molto piacere. Con il passare dei mesi e degli anni gli presentai la mia volontà di occuparmi di sport nel partito, mi disse subito di sì e così è nato il dipartimento sport della Lega, che non esisteva. La Lega è un partito da cui mi sento rappresentato totalmente, un partito serio e meritocratico. Se Matteo mi ha dato questo incarico è perché lo merito”. Un incarico, quello di capo dipartimento sport, che è lo stesso occupato nel Pd da un ex commissario tecnico di Mastrangelo, Mauro Berruto: “Insieme abbiamo passato momenti bellissimi e altri meno belli, abbiamo gioito e abbiamo pianto, vestiremo due maglie diverse e saremo uno contro l’altro, ma sempre per il bene dello sport italiano”, dice Mastrangelo. E quando gli si chiede se si vede ministro dello sport, risponde: “Non ho un percorso politico come hanno avuto altri che hanno coperto quella carica ma sono a disposizione del mio partito, potrei prenderlo in considerazione”. Sullo sport si parla spesso della mancata possibilità data a giovani atleti cresciuti in Italia o nati in Italia da genitori stranieri di competere per i colori azzurri, ma sullo ius soli Mastrangelo è con la Lega: “La mia linea è quella del partito, e la sposo totalmente”. Non ha dubbi quando gli si chiede quale grande sportivo della storia gli ricorda Salvini: “Lo vedo come Maradona. E Giorgia Meloni come Federica Pellegrini. Due grandi talenti”.

Agenzia DiRE  www.dire.it

(lettori 190 in totale)

Potrebbero interessarti anche...