MAFIE. LOMBARDIA RICORDA STRAGE CAPACI: ‘MEMORIA SIA IMPEGNO’.

PM DDA SARA OMBRA IN AULA CONSILIARE DIALOGA CON GIAN CARLO CASELLI (DIRE) Milano, 21 mag. – “A noi non serve il ricordo che è una cosa statica. Serve la memoria perché essa è impegno”. È un appello forte quello del procuratore antimafia di Milano Sara Ombra alla commemorazione dei 29 anni dalla strage di Capaci in cui persero la vita il giudice Giovanni Falcone, la moglie e la scorta. L’anniversario è stato celebrato nell’aula del consiglio regionale della Lombardia con l’ex capo della Procura di Palermo Gian Carlo Caselli e il presidente del Pirellone Alessandro Fermi, entrambi in videocollegamento.
“Ciascuno di noi (magistrati, forze dell’ordine e semplici cittadini) deve impegnarsi a fare in maniera onesta e rigorosa il proprio lavoro- dichiara Ombra-. L’onestà, il rigore, il fare bene il proprio lavoro costituiscono un ostacolo insormontabile alle criminalità organizzate”. Nel ricordare il sacrificio sia di Falcone sia dell’amico e collega Paolo Borsellino, il procuratore antimafia mette in guardia contro il rischio che fenomeni di stampo mafioso vengano banalizzati tanto dalla gente comune quanto dalle stesse figure istituzionali.
Un forte richiamo al senso di responsabilità di cittadini e magistrati è stato espresso anche da Gian Carlo Caselli, nella sua qualità di presidente onorario di Libera. “Prima del 41 bis (carcere duro, ndr) combattere la mafia era come cercar di fermare un carro armato con una cerbottana” dichiara Caselli citando una famosa frase di Falcone. Per l’ex procuratore le stragi di Capaci e di via D’Amelio sono una “conferma tragica e terribile, ma anche luminosa della riflessione sul sacrificio dei martiri caduti sotto i colpi della criminalità organizzata”.

Agenzia DiRE  www.dire.it

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