Attacco sede UGL a Bologna. Paolo Capone, Leader UGL: “Basta strumentalizzazioni. Fare piena luce sulla eventuale partecipazione degli indagati ai tavoli ministeriali”

“I dieci avvisi di conclusione indagine notificati ai membri dell’organizzazione ‘Riders Union Bologna’ accusati di violenza privata e imbrattamento in concorso, sono un passo in avanti importante nell’accertamento delle responsabilità per il vile attacco compiuto il 21 settembre scorso, nella sede bolognese del sindacato UGL, in via Santa Margherita. In tal senso, rinnovo pieno sostegno alla magistratura e alle Forze dell’Ordine. Al tempo stesso è fondamentale fare piena luce sugli eventuali legami e reti di protezione di cui potrebbero aver beneficiato gli indagati per l’attacco alla sede UGL di Bologna. Pertanto, intendiamo sapere se gli stessi indagati che andranno a processo abbiano mai preso parte ai tavoli ministeriali e a che titolo considerato che sette su dieci erano già noti alla Digos per precedenti legati a reati specifici. Il Ministro Di Maio e la Ministra Catalfo hanno convocato ai tavoli ministeriali presunti rider che, in realtà, non hanno mai svolto tale mestiere? E’ essenziale fare rapidamente chiarezza per accertare la verità dei fatti e prevenire ulteriori attacchi intimidatori a danno del sindacato, come quelli avvenuti presso la sede UGL di Torino e a Milano. È intollerabile il ricorso alla violenza per arrestare la democrazia e il cambiamento in atto nel mondo del lavoro”. Lo ha dichiarato Paolo Capone, Segretario Generale dell’UGL, in merito all’attacco alla sede UGL di Bologna.
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