Sanità: Mattia (Pd), Rocca smentito da Gimbe su fondi Nadef.

Noto da mesi il trend in picchiata rapporto spesa sanità/Pil.
Nel 2025 Lazio prima regione per carenza medici base

 

“A poche ore dalle dichiarazioni in studio a ‘Porta a Porta’, secondo cui la sanità, anche in una coperta corta non sarebbe stata la Cenerentola nella finanziaria del Governo nazionale, il Presidente Rocca viene smentito dai dati della Fondazione Gimbe sulla Nota di Aggiornamento al Def con la sua stessa espressione: la sanità rimane ‘la Cenerentola’ dell’agenda politica, con un rapporto spesa sanitaria/Pil che diminuirà progressivamente nei prossimi anni, dal 6,6% del 2023 al 6,1% nel 2026. Un quadro preoccupante rispetto al quale non possiamo ignorare l’invito del Presidente Mattarella a difendere la sanità pubblica”. Così la consigliera regionale Pd del Lazio, Eleonora Mattia.
“Un trend già noto da mesi, tant’è che lo scorso agosto, come Pd nel Lazio abbiamo presentato in Consiglio regionale una proposta di legge per aumentare le risorse per il Ssn al 7,5% del Pil, con un incremento di circa 20 miliardi complessivi in più in 5 anni (2023-2027), nel rispetto degli standard indicati dall’Ocse per garantire il fabbisogno di risorse umane e i livelli assistenziali – spiega Mattia – Un contesto che suscita ulteriore allarme proprio nel Lazio per la grave carenza di Medici di medicina generale e pediatri di libera scelta che, sempre secondo i dati Gimbe, nel 2025 potrebbe essere la prima regione in Italia con il minor numero di medici di famiglia, come già denunciato in una mia mozione dello scorso maggio, e come evidenziato di recente dall’Ordine dei Medici di Roma, secondo cui ad oggi mancano 500 medici nella Capitale e 1.200 in tutta la regione, la metà di medici attualmente in servizio ha più di 60 anni e nei prossimi due anni il territorio regionale perderà un ulteriore 35% di professionisti a causa dei pensionamenti non compensati dai nuovi ingressi”, conclude Mattia.

Roma, 3 ottobre

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