Seconda giornata di Energia Popolare a Cesena, standing ovation per Romano Prodi.

di Nicola Perrone

Ieri sul palco si sono alternati, tra gli altri l’ex parlamentare Stefania Pezzopane, l’ex sindaco di Bologna Virginio Merola e Piero Fassino, dirigente di lungo corso ed ex segretario del Pd.

BOLOGNA – Seconda giornata a Cesena per la convention di Energia Popolare, che riunisce i sostenitori di Stefano Bonaccini. Alle 11 all’assemblea è arrivato il presidente Romano Prodi e tutti si sono alzati in piedi ad applaudirlo. Prodi, con a fianco il presidente Stefano Bonaccini, ha salutato i tanti presenti e si è seduto in prima fila ad ascoltare gli interventi. Alle 12 prenderà la parola, assai probabile che parlerà della situazione internazionale, degli assetti geopolitici in movimento, dell’Europa, del ruolo del nostro Paese per rimanere tra i protagonisti.

Ieri sul palco si sono alternati, tra gli altri l’ex parlamentare Stefania Pezzopane, l’ex sindaco di Bologna Virginio Merola e Piero Fassino, dirigente di lungo corso ed ex segretario del Pd.

DELRIO: PARTITO COME SPAZIO DI LIBERTÀ

“La presenza di Romano Prodi a questa assemblea di Energia Popolare è importantissima” dice Graziano Delrio intervenendo all’assemblea di Energia Popolare in corso a Cesena. “Tutti noi veniamo da esperienze diverse, diverse radici, ma se siamo tutti qui nel Pd è per un pensiero di libertà, il Pd deve essere uno spazio di libertà”. Poi Delrio ricorda la giornata di ieri a Camaldoli, in memoria di quanto accaduto nel ’43: “momento drammatico, la guerra, i bombardamenti, Mussolini destituito… C’era poco spazio per la speranza, eppure lì si riunirono intellettuali, in quel caso cattolici per decidere del futuro, ecco quello che ci serve, costruire un’area che crei pensieri lunghi. Nessuno mina l’autorità della segretaria Schlein, lei rappresenta tutti, è il capocordata… Ma se da sotto qualcuno la avvisa di un pericolo fa bene, perché se il capocordata va giù trascina tutti, il partito deve discutere, deve includere, deve ascoltare soprattutto i bisogni della gente”.

CUPERLO: BASTA FALSA UNITÀ

“Se 100 dirigenti entrano in una riunione e alla fine escono con le stesse idee che avevano quando sono entrati allora quella discussione non è servita a niente, come non serve a nulla alzare poi la delega e approvare tutto all’unanimità”. Molto applaudito l’intervento di Gianni Cuperlo intervenuto all’assemblea di Energia Popolare su invito del presidente Dem, Stefano Bonaccini.

Cuperlo ha attaccato la destra al Governo “che tifa per Vox in Spagna, sta con la Polonia e l’Ungheria, che dice: ‘governiamo perché lo hanno deciso gli italiani’. Falso, lo ha deciso il 25 per cento degli italiani e noi dobbiamo parlare agli altri tre quarti. Questa destra cancella il dolore, fino a un anno fa nei tg si parlava degli sbarchi ora non più, sono spariti. Questa destra che non accetta le domande dei giornalisti”.

Per questo insiste Cuperlo, il Pd potrà tornare centrale se insisterà su alcune priorità: “Bisogna unire, superare le divisioni creando legami, solo così potremo battere la destra che invece punta sui privilegi, che considera le persone solo come pedine di una scacchiera. Va scritto un nuovo racconto, va fatto fuori dai palazzi, nel paese. Si può tornare a vincere, e ringrazio Romano Prodi che con l’Ulivo ha cambiato il paese”. Quanto alla segretaria Schlein, Cuperlo non è d’accordo con chi dice “dobbiamo aiutarla, c’è un che di paternalismo… tocca a lei, ora rappresenta tutti e tutte e non deve avere paura del pluralismo; a voi di Energia Popolare dico di farla una corrente e riempitela di idee e proposte contro la pigrizia, per arrivare a costruire una vera unità”.

FURLAN: A CESENA PERCHÉ IL LAVORO TORNI CENTRALE

A Cesena con le amiche e gli amici di energia popolare abbiamo messo al centro il lavoro e la sua dignità. Dall’Europa del fiscal compact a quella del Pnrr viene un’occasione irripetibile di crescita economica sociale culturale. Non possiamo permettere alla maggioranza di governo di sprecarla”, dice la senatrice del Pd Annamaria Furlan.

“Il lavoro- prosegue Furlan- è fondamento della nostra Carta costituzionale, non può continuare ad essere povero e precario ed è dalla centralità del lavoro che deve ripartire il Pd. Togliere dalla precarietà lavorativa i nostri giovani, accompagnare le trasformazioni tecnologiche con forti processi di formazione che rendano protagonisti i lavoratori, creare sinergie importanti tra scuola, università, ricerca, impresa e territorio, investire sull’occupazione femminile e giovanile, accogliere i migranti riconoscendoli come risorsa necessaria alla nostra economia, dare dignità ai salari rafforzando la contrattazione, definendo il salario minimo e attuando la partecipazione dei lavoratori, riformare il fisco a favore del lavoro sono gli obiettivi per cui vale davvero la pena di batterci sino in fondo”.

Agenzia DiRE  www.dire.it

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