Il Comune di Fontana Liri non convoca la delegazione trattante.

La Cisl Fp proclama lo stato di agitazione e diffida l’Ente: «Siamo pronti a chiedere l’intervento del Prefetto»

Una richiesta di incontro più volte sollecitato per la definizione della ripartizione del fondo del salario accessorio. Un invito a volersi sedere a un tavolo di confronto per individuare la soluzione migliore per i lavoratori. Nonostante le ripetute richieste da parte della Cisl Funzione Pubblica, il Comune di Fontana Liri ha continuato a ignorare le richieste dell’organizzazione sindacale. Per questo motivo oggi è scattata la diffida e messa in mora nei confronti dell’ente.

In molte occasioni la Cisl Funzione Pubblica ha trasmesso formali richieste al Comune di Fontana Liri con cui si denunciava la mancata contrattazione sulla ripartizione del fondo del salario accessorio e il mancato invio della documentazione necessaria per la contrattazione.

Nonostante le numerose note inviate, ad oggi non è stata ricevuta dal Comune nessuna convocazione della delegazione trattante continuando, invece, a portare avanti una situazione che sta arrecando danni in cui potrebbero incorrere i lavoratori per il mancato avvio del tavolo di contrattazione per la ripartizione del fondo del salario accessorio.

Per questo motivo stamattina il Segretario Generale Antonio Cuozzo ed il responsabile del Dipartimento Enti Locali della Cisl Funzione Pubblica, Raffaele Ercoli, hanno proclamato lo stato di agitazione e trasmesso una formale diffida e messa in mora al Sindaco di Fontana Liri, al Segretario Comunale e al Presidente della Delegazione Trattante. Una diffida con cui si chiede di convocare il tavolo entro sette giorni.

«Abbiamo sempre cercato la strada del dialogo e del confronto perché il nostro interesse è quello di tutelare i lavoratori – ha affermato il Segretario Generale Antonio Cuozzo  – Ma visto il silenzio e l’assoluta mancanza di rispetto da parte del Comune non c’è stata altra possibilità se non quella della diffida.

«La proclamazione dello stato di agitazione si è reso necessario per essere sicuri di aprire la contrattazione in tempi brevi perché se non ci sarà la convocazione nei termini indicati, senza ulteriore avviso, si provvederà a chiedere il tentativo di conciliazione al Prefetto di Frosinone»

Inoltre in caso mancata risoluzione della controversia si agirà in tutte le sedi giudiziarie competenti per la tutela dei diritti dei lavoratori anche per l’accertamento di eventuali responsabilità  amministrative, civili ed erariali a carico dei responsabili, oltre all’eventuale risarcimento dell’eventuale danno causato ai lavoratori.    

 

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