Green pass, a Bologna in 2mila in piazza contro la “schiavitù anticostituzionale”.

di Maurizio Papa

Striscioni, cartelli e persino una bara di cartone con scritto: “Qui giace il sindacato dei lavoratori”.

BOLOGNA – Manifestazione “no Green pass” anche a Bologna, oggi, nel giorno dell’entrata in vigore della certificazione verde per l’accesso ai luoghi di lavoro. L’appuntamento lanciato in piazza Maggiore coinvolge diverse sigle come Emilia-Romagna costituzionale, Fisi e Studenti contro il Green pass di Emilia-Romagna, Marche e UmbriaCirca 2.000 le persone presenti e l’intenzione sarebbe quella di raggiungere la sede della Regione in zona Fiera.

“Green pass = la schiavitù che viola la Costituzione” oppure “Non si puo pagare per lavorare”, si legge sui cartelli che puntellano la piazza. “Ascolto i medici ma quelli che dico io”, argomenta una manifestante rispondendo alle domande di un signore in bicicletta che passa davanti al Comune e chiede di capire le ragioni della manifestazione. “Se ne vada a casa”, urla poi la donna all’anziano che prova a interloquire. “Parla come una fascista- replica lui prima di allontanarsi- perché erano i fascisti a dire ‘me ne frego’”. Dalla piazza partono anche urla contro chi si affaccia dalle finestre di Palazzo D’Accursio: “Crumiri, crumiri”. E si levano dei ‘Vaffa’ all’indirizzo del premier. Un manifestante gira con una bara di cartone, con scritto: “Qui giace il sindacato dei lavoratori, contagiato dalla paura è morto di Green pass”. Le due “s” finali sono quelle del simbolo delle SS naziste.

LA PIAZZA ATTACCA LANDINI E APPLAUDE I PORTUALI DI TRIESTE

Non vedo Maurizio Landini con noi in piazza a difendere diritti dei lavoratori, evidentemente è troppo impegnato a dare dei fascisti a tutti”, afferma al microfono un portavoce del comitato Emilia-Romagna costituzionale dalla manifestazione contro il Green pass che si sta svolgendo in piazza Maggiore a Bologna. Invece, “il nostro è un movimento che ripudia ogni forma di totalitarismo passato, presente e futuro”, continua l’intervento. Al nome del segretario della Cgil, da un megafono qualcuno risponde con il coro “Landini boia”.

L’applauso più fragoroso parte quando dal microfono viene espressa “solidarietà ai portuali di Trieste“, seguita dell’invito a “cacciare il Green pass in gola a chi vuole imporcelo” perché quello di oggi “è il giorno più infame della storia della Repubblica italiana”. Mentre si susseguono gli interventi al microfono, i manifestanti occupano una metà o poco più del Crescentone di piazza Maggiore. Ai margini della piazza si vede qualche volto noto della Cgil, interessato a capire i movimenti dei “no Green pass” visto che la sede della Camera del lavoro non è molto distante da piazza Maggiore.

SALE A 3MILA IL NUMERO DEI MANIFESTANTI, IL CORTEO VA VERSO LA SEDE DELLA REGIONE

Draghi in galera“, “Landini in galera” e “Landini verme”, oltre a “libertà, libertà”: sono alcuni tra i cori scanditi dalla manifestazione “no Green pass” che si sta svolgendo a Bologna. Da piazza Maggiore è partito un corteo che ha percorso via Rizzoli e ha poi imboccato via Zamboni, entrando in zona universitariadirezione giusta per raggiungere il Fiera district, dove si trovano sia la sede della Regione Emilia-Romagna che la Rai.

Sale a circa 3.000 il numero dei manifestanti, anche secondo le prime valutazioni delle forze dell’ordine. Dalle parti di piazza Verdi il corteo intona l’inno nazionale. Davanti al rettorato, i manifestanti lanciano il coro “Silvia, Silvia” in solidarietà alla studentessa di Psicologia che per due volte si è presentata in aula senza Green pass, costringendo la docente a sospendere la lezione.

Agenzia DiRE  www.dire.it

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