SCUOLA. AZZOLINA: GOVERNO HA FATTO IL POSSIBILE PER RIAPRIRLA.

NESSUNA POLEMICA CON PRESIDENTI REGIONI, MA ORA SI TORNI IN CLASSE (DIRE) Roma, 11 gen. “Da parte mia non vuole esserci nessuna polemica con nessun presidente di Regione. Ma restano i fatti. Il 23 di dicembre abbiamo stipulato un’intesa con tutte le Regioni, che ci hanno garantito un rientro degli studenti delle scuole superiori al 50%. È partito un lavoro enorme, abbiamo scaglionato gli orari, sono stati messi molti piu’ bus. Credo che ci siano regioni che hanno lavorato molto bene, come la Toscana. Io ho fatto tutto quello che potevo fare, insieme al governo. Adesso sono le Regioni che hanno la possibilita’ di riaprirle o meno. Ora chiedo ai presidenti di Regione di trattare la scuola come le altre attivita’ produttive, perche’ i costi della chiusura sono lo stesso altissimi”. La ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina e’ intervenuta cosi’ questa mattina su Radio1, nel corso della trasmissione ‘Tutti in classe’ condotta da Paola Guarnieri. Oggi le scuole superiori avrebbero dovuto ripartire in presenza, ma solo tre Regioni faranno rientrare i propri studenti in classe. Per questo, nel corso della mattinata, sono previsti sit in e manifestazioni di protesta in tutta Italia. “È difficile che gli studenti possano comprendere tutto questo, li capisco- ha commentato la ministra- La scuola e’ un servizio pubblico essenziale. Alla loro eta’ se mi avessero tolto la scuola sarei stata anche io arrabbiata. Ma ho il dovere di dire loro che il governo ha fatto tutto quello che poteva”. Azzolina ha poi aggiunto che la didattica a distanza ha funzionato in emergenza, ma che, a lungo andare, sta portando ad un aumento della dispersione scolastica. “Gli studenti hanno bisogno di sfogare la loro socialita’, allora tanto vale che lo facciano in un ambiente come la classe- ha aggiunto- Il rischio zero non esiste in nessun ambito, ma tutti hanno riconosciuto ormai che all’interno delle scuole il rischio e’ molto basso. La scuola si e’ organizzata molto bene questa estate, e ora si e’ lavorato molto anche per contenere il rischio fuori dalla scuola”.

Agenzia DiRE  www.dire.it

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