Migranti, via al piano Piantedosi: sanzioni e confische per le navi delle Ong fuori norma.

Il Consiglio dei ministri approva il decreto che regola i flussi migratori.

ROMA – Arriva in Consiglio dei ministri l’ok al nuovo piano per gestire i flussi migratori. Il decreto legge presentato dal ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, si legge nella nota di Palazzo Chigi punta a “contemperare l’esigenza di assicurare l’incolumità delle persone recuperate in mare, nel rispetto delle norme di diritto internazionale e nazionale in materia, con quella di tutelare l’ordine e la sicurezza pubblica“.

Confermata la possibilità di sanzioni pecuniarie, fermo amministrativo e, in caso di reiterazione delle condotte considerate vietate dal Governo, confisca delle navi delle Ong che si occupano di soccorrere i migranti nel Mediterraneo. “Si compie una scelta a favore di un sistema sanzionatorio di natura amministrativa, in sostituzione del vigente sistema di natura penale”, spiega l’esecutivo Meloni.

sanzioni si prevedono anche nel caso in cui il comandante e l’armatore della nave non forniscano le informazioni richieste dall’autorità nazionale per la ricerca e il soccorso in mare o non si uniformino alle indicazioni impartite da quest’ultima.

SINDACO POZZALLO: “DECRETO IMBARAZZANTE, PAGINA NERA DELLA REPUBBLICA”

“L’imbarazzante e incredibile decreto approvato dal Consiglio dei ministri ha come obiettivo non quello di regolarizzare, controllare e governare l’opera delle navi Ong, ma purtroppo quello di impedire che le stesse possano operare per salvare le vite umane nel Mediterraneo”. Lo dice il sindaco di Pozzallo, cittadina ragusana diverse volte al centro dell’emergenza sbarchi, Roberto Ammatuna.

“La vita è il dono più grande e prezioso, è il valore assoluto e viene prima di ogni altra cosa – aggiunge -. Ecco perché è un dovere morale, non solo delle Ong, ma di tutti impegnarsi per salvare le vite se ha ancora un senso essere uomini”. Ammatuna sottolinea come con il nuovo decreto “non si potrà fare più di un soccorso alla volta, non si potranno fare i trasbordi di passeggeri da una imbarcazione all’altra e le navi umanitarie, quasi sempre, non dovranno recarsi nel porto più vicino come logica vorrebbe, ma in quello più lontano. Se le Ong non si atterranno a questo ‘codice di comportamento’ sono previste pesanti sanzioni economiche. Come dire, bisogna impedire a chi salva vite umane di poter operare, con il risultato che il numero dei morti nel mare Mediterraneo sarà sempre più alto“. Secondo il sindaco di Pozzallo “questa è una delle pagine più nere della Repubblica dal dopoguerra ad oggi”.

Agenzia DiRE   www.dire.it

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