Erga ed – Camillo Sbarbaro, Vittorio G. Rossi, i treni e i licheni: l’8 settembre coincidenze a Santa Margherita Ligure.

Camillo Sbarbaro, Vittorio G. Rossi, i treni e i licheni:
l’8 settembre coincidenze a Santa Margherita Ligure

D’accordo, tutti gli anni nasce qualcuno, e fra tutti quei qualcuno, a volte alcuni diventano  poeti anche importanti, oppure carpentieri, a volte esploratori…

Succede.

Ma sicuramente piacerà agli amanti delle coincidenze che nella stessa casa di Santa Margherita Ligure, in via Roma 4, siano nati a dieci anni di distanza tanto il poeta Camillo Sbarbaro che lo scrittore Vittorio G. Rossi, e che in quello stesso anno di Sbarbaro a distanza di pochi giorni (ma non a Santa Margherita), siano nati il poeta italiano Giuseppe Ungaretti e quello portoghese Fernando Pessoa. Soprattutto se chi scrive un libro di ricordi e memorie biografiche su Camillo Sbarbaro si chiama Fernando (Galardi) e il cerchio ricomincia…

A Santa Margherita, culla di poeti e scrittori, Galardi presenta mercoledì 7 settembre alle 18 il volume “Camillo Sbarbaro, Ricordi e documenti” – Erga edizioni – all’interno del parco di Villa Durazzo, dove già ha sede il Museo multimediale di Sbarbaro (e lo studio ricostruito di Vittorio G. Rossi). Camillo Sbarbaro nacque infatti a Santa Margherita nel 1888 e morì a Savona nel 1967. Lavorò come impiegato e poi come insegnante; oltre alla poesia e alle traduzioni, si dedicò  allo studio e alla raccolta dei licheni.

Oltre che poeta, (la sua opera è stata raccolta nei Meridiani Mondadori a gennaio di quest’anno) Sbarbaro infatti fu erborista e lichenologo di fama internazionale: le sue raccolte di licheni sono state acquistate ed esposte da numerosi musei e sono conservate con reverenza ancora oggi.
Proprio grazie ai licheni Fernando Galardi, eccellente fotografo, fece amicizia con il Poeta  e con sua sorella Lina, un rapporto che durò tutta la vita e anche oltre, visto che Galardi ha radunato la raccolta di licheni di Sbarbaro e l’ha consegnata parte al Museo di Storia Naturale di Genova e una parte proprio al Museo Multimediale di Santa Margherita. Durante l’incontro sarà proiettato il video LICHENI.

Galardi racconta la sua storia con Sbarbaro, ne pubblica le lettere inedite, i commenti sugli editori dell’epoca, le delicatezze, le amarezze e le gratificazioni derivanti dalla pubblicazione da parte dell’editore Scheiwiller della raccolta di licheni  fotografati da Galardi, alcuni raccolti anche sul Monte di Portofino. Un ritratto intimo, anche divertente del periodo culturale e del mondo editoriale dell’epoca.

Se gli amanti delle coincidenze volessero poi fare un vero e proprio pellegrinaggio letterario, potrebbero scoprire al civico n. 4 di via Roma la targa in ricordo della nascita di Sbarbaro e poco oltre quella dedicata a Vittorio G Rossi. E poiché il padre di Sbarbaro era un noto ingegnere che lavorò alla costruzione della Ferrovia Genova-La Spezia, proprio le Ferrovie dello Stato nel 1997 posero un’altra targa, questa volta al binario n. 1 della stazione di Santa Margherita-Portofino che riporta una poesia di Sbarbaro scritta nel 1921, tratta dalla raccolta “Rimanenze”. Parla di un treno rapido, che passa come un “barbaglio”, metafora dei suoi anni giovanili:

«Il rapido passò, dentro un barbaglio
d’ottoni, un rombo. Fervono le guide
come dietro la nave
l’acqua bolle.
Ne trasalì
destato il borgo che pigliava il poco
sole, mendico abbandonato al muro;
e l’orecchio di sordo porge al rombo
affievolito, che di soprassalto
l’esistenza del mondo gli ricorda»

Fernando Galardi – Camillo Sbarbaro, Ricordi e Documenti
Erga Edizioni, Genova –  14,90 Euro – 190 pagine – ISBN:  978-88-3298-310-4
Erga edizioni – Mura delle Chiappe 37/2 – 16136 Genova Tel. 010 8328441
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