COVID. GIMBE: IN ULTIMA SETTIMANA -25% CASI, MA OLTRE 1.000 DECESSI.

FRENA AUMENTO RICOVERI E TERAPIE INTENSIVE. NON DECOLLA CAMPAGNA QUARTA DOSE (DIRE) Roma, 28 lug. – Continua, per la seconda settimana consecutiva, il calo di nuovi casi di Covid-19 in Italia. Dal 20 al 26 luglio 2022, le nuove infezioni sono state 473.820 rispetto alle 631.693 della settimana precedente, pari a -25%. Di contro, continuano ad aumentare i decessi, che in una settimana sono stati ben 1.019 a fronte degli 823 della scorsa settimana, pari al +23,8%. Ad evidenziarlo è il nuovo monitoraggio indipendente della Fondazione Gimbe. In tutte le Regioni si registra una diminuzione percentuale dei nuovi casi (dal -11% della Calabria al -31% della Campania) ma in 16 Province si registrano ancora oltre 1.000 casi per 100.000 abitanti. NUOVI CASI – Nella settimana 20-26 luglio in tutte le Regioni si registra una diminuzione percentuale dei nuovi casi (dal -11,1% della Calabria al -31,2% della Campania) (tabella 1). Rispetto alla settimana precedente, in tutte le Province si rileva una diminuzione dei nuovi casi (dal -3,5% di Crotone al -54,9% di Enna). L’incidenza supera i 500 casi per 100.000 abitanti in tutte le Province tranne Sondrio (495) e Cuneo (480), mentre in 16 Province si registrano oltre 1.000 casi per 100.000 abitanti: Chieti (1.362), Teramo (1.275), Pescara (1.248), Ascoli Piceno (1.174), Messina (1.112), Fermo (1.103), Macerata (1.084), Rovigo (1.081), Benevento (1.067), Reggio di Calabria (1.059), Catanzaro (1.051), Venezia (1.043), Perugia (1.036), Treviso (1.027), Taranto (1.009) e Avellino (1.006). REINFEZIONI – Secondo l’ultimo report dell’Istituto Superiore di Sanità, nel periodo 24 agosto 2021-20 luglio 2022 sono state registrate in Italia oltre 813 mila reinfezioni, pari al 5,2% del totale dei casi. La loro incidenza nella settimana 13-20 luglio si è attestata al 12% (n. 75.060 reinfezioni), in leggero aumento rispetto alla settimana precedente (11,7%).

Prosegue il Rapporto Gimbe: TESTING – Si registra un calo del numero dei tamponi totali (-11,4%): da 2.560.557 della settimana 13-19 luglio a 2.269.242 della settimana 20-26 luglio. In particolare i tamponi rapidi sono diminuiti del 12,5% (- 275.780), e quelli molecolari del 4,4% (-15.535). La media mobile a 7 giorni del tasso di positività si riduce dal 20,8% al 16,4% per i tamponi molecolari e dal 25,9% al 21,5% per gli antigenici rapidi. OSPEDALIZZAZIONI – “Sul fronte degli ospedali- fa sapere Marco Mosti, direttore operativo della Fondazione GIMBE- frena l’aumento dei ricoveri sia in area medica (+1,4%) che in terapia intensiva (+5,1%)”. Complessivamente in sei settimane i ricoveri sono più che raddoppiati in area critica (da 183 il 12 giugno a 434 il 26 luglio) e quasi triplicati in area medica (da 4.076 il 11 giugno a 11.124 il 26 luglio). Al 24 luglio, ultimo aggiornamento disponibile sul sito Agenas, il tasso nazionale di occupazione da parte di pazienti COVID è del 17% in area medica (dal 9,2% del Piemonte al 42,4% dell’Umbria) e del 4,4% in area critica (dallo 0% di Molise e Valle D’Aosta all’8,5% della Calabria). “In lieve riduzione gli ingressi in terapia intensiva- puntualizza Mosti- con una media mobile a 7 giorni di 44 ingressi/die rispetto ai 49 della settimana precedente”. DECESSI – Continua a crescere il numero dei decessi: 1.019 negli ultimi 7 giorni (di cui 75 riferiti a periodi precedenti), con una media di 146 al giorno rispetto ai 118 della settimana precedente.

Prosegue ancora il Rapporto Gimbe: VACCINI – Al 27 luglio (aggiornamento ore 06.19) l’88,1% della platea (n. 50.814.495) ha ricevuto almeno una dose di vaccino (+763 rispetto alla settimana precedente) e l’86,6% (n. 49.944.956) ha completato il ciclo vaccinale (+1.744 rispetto alla settimana precedente). Nella settimana 20-26 luglio torna a scendere il numero dei nuovi vaccinati: 3.045 rispetto ai 3.640 della settimana precedente (-16,3%). Di questi il 27,6% è rappresentato dalla fascia 5-11: 841, con una riduzione del 26,7% rispetto alla settimana precedente. Sostanzialmente stabile tra gli over 50, più a rischio di malattia grave, il numero di nuovi vaccinati che si attesta a quota 1.159 (-2,4% rispetto alla settimana precedente). Al 27 luglio (aggiornamento ore 06.19) sono 6,84 milioni le persone di età superiore a 5 anni che non hanno ricevuto nemmeno una dose di vaccino (figure 11 e 12), di cui: 4,67 milioni attualmente vaccinabili, pari all’8,1% della platea con nette differenze regionali (dal 5,3% del Lazio all’11,6% della Valle D’Aosta); 2,17 milioni temporaneamente protette in quanto guarite da Covid-19 da meno di 180 giorni, pari al 3,8% della platea con nette differenze regionali (dal 2,6% della Lombardia al 7,5% della Provincia Autonoma di Bolzano). Al 27 luglio (aggiornamento ore 06.19) nella fascia 5-11 anni sono state somministrate 2.590.471 dosi: 1.399.530 hanno ricevuto almeno 1 dose di vaccino (di cui 1.278.745 hanno completato il ciclo vaccinale), con un tasso di copertura nazionale al 38,3% con nette differenze regionali: dal 20,9% della Provincia Autonoma di Bolzano al 53,8% della Puglia.

Conclude il rapporto Gimbe: Al 27 luglio (aggiornamento ore 06.19) sono state somministrate 39.943.311 terze dosi con una media mobile a 7 giorni di 8.461 somministrazioni al giorno. In base alla platea ufficiale (n. 47.703.593), aggiornata al 20 maggio, il tasso di copertura nazionale per le terze dosi è dell’83,7%: dal 78% della Provincia Autonoma di Bolzano all’87,6% della Valle D’Aosta. Sono 7,76 milioni le persone che non hanno ancora ricevuto la dose booster, di cui: 5,05 milioni possono riceverla subito, pari al 10,6% della platea con nette differenze regionali (dal 7,7% della Basilicata al 16,3% della Sicilia); 2,71 milioni non possono riceverla nell’immediato in quanto guarite da meno di 120 giorni, pari al 5,7% della platea con nette differenze regionali (dal 2,6% della Valle D’Aosta all’8,5% dell’Umbria). Secondo quanto disposto dalla circolare del ministero della Salute dell’11 luglio 2022, la platea di persone candidate a ricevere il secondo richiamo (quarta dose), da effettuare dopo almeno 120 giorni dalla terza dose (primo richiamo) o dall’infezione post terza dose, è di oltre 16,5 milioni di persone.

Agenzia DiRE  www.dire.it

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