FROSINONE. FRODE SU CARBURANTI, SEQUESTRO BENI 24 MLN TRA LAZIO E CAMPANIA.

(DIRE) Roma, 14 lug. – Eseguito il sequestro preventivo – disposto dal gip di Napoli su richiesta della Procura della Repubblica – di circa 24 milioni di euro pari al profitto di una frode fiscale realizzata nella commercializzazione di prodotti petroliferi da aziende operanti nel settore e dislocate in Campania e Lazio. L’attività – si legge in una nota – è stata posta in essere dalla Guardia di finanza di Napoli, Trieste e Frosinone, le cui indagini hanno consentito di ricostruire un complesso meccanismo societario che ha portato all’evasione dell’imposta Iva nella commercializzazione di prodotti petroliferi per l’autotrazione su tutto il territorio nazionale: grazie alla frode del mancato versamento Iva, il carburante veniva venduto a prezzi di gran lunga inferiori a quelli di mercato. Sono state individuate decine di società che riuscivano a praticare prezzi notevolmente inferiori perfino al costo di produzione, aventi sede su tutto il territorio nazionale che riuscivano a praticare perché non versavano le dovute imposte. Di qui il danno all’Erario accanto agli illeciti guadagni aziendali e personali. Il meccanismo fraudolento era incentrato sulla presentazione di false dichiarazioni d’intento che consentivano di omettere il pagamento dell’Iva sul carburante commercializzato e sulla creazione di schermi societari di aziende cartiere che sparivano senza pagare i debiti fiscali accumulati. Il sequestro ha avuto ad oggetto le disponibilità finanziarie di società con sede legale nelle province di Frosinone e di Napoli e quelle dei loro amministratori legali e di quelli di fatto: con le attività investigative infatti è stato possibile individuare anche gli effettivi gestori delle aziende che spesso erano state intestate a prestanome. 

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