COMMERCIO. ISTAT: CRESCITA PER ALIMENTARE, ANCORA IN CALO IL RESTO.

ECCEZIONE PER ELETTRONICA; LE FLESSIONI MAGGIORI PER CALZATURE E ABBIGLIAMENTO (DIRE) Roma, 5 mar. – Il 2021 si apre con il protrarsi dell’emergenza sanitaria e, conseguentemente, delle limitazioni alle attivita’ degli esercizi commerciali stabilite a livello regionale e nazionale. In questo contesto il comparto non alimentare continua a registrare un calo rilevante (eccetto che il comparto dell’elettronica), mentre il settore alimentare si mantiene in crescita. E’ quanto emerge dai dati Istat sul Commercio al dettaglio per il periodo gennaio 2021 Le imprese operanti su piccole superfici e gli esercizi specializzati- rileva l’Istituto di statistica- risentono pesantemente del calo del settore non alimentare, mentre le vendite degli esercizi non specializzati della grande distribuzione risultano in aumento (+3,6%), trainate dai discount di alimentari (+14,1%), che confermano la tendenza positiva gia’ registrata negli ultimi mesi del 2020.

I dati piu’ nel dettaglio. A gennaio 2021 si stima un calo congiunturale per le vendite al dettaglio del 3,0% in valore e del 3,9% in volume. Ad una lieve crescita delle vendite dei beni alimentari (+0,1% in valore e +0,3% in volume) si contrappone una forte riduzione per i beni non alimentari (-5,8% in valore e -7,2% in volume). Nel trimestre novembre 2020-gennaio 2021, le vendite al dettaglio diminuiscono in termini congiunturali del 6,7% in valore e del 7,3% in volume. L’andamento negativo e’ determinato dai beni non alimentari che calano del 13,2% in valore e del 14,0% in volume, mentre le vendite dei beni alimentari sono in crescita (+1,9% sia in valore, sia in volume). Su base tendenziale, a gennaio, le vendite al dettaglio diminuiscono del 6,8% in valore e dell’8,5% in volume. Anche in questo caso si registra un deciso calo per i beni non alimentari (-15,5% in valore e -17,1% in volume) e un aumento per i beni alimentari (+4,5% in valore e +3,8% in volume). Per quanto riguarda i beni non alimentari, si registrano variazioni tendenziali negative per quasi tutti i gruppi di prodotti ad eccezione di Elettrodomestici, radio, tv e registratori (+11,7%) e Dotazioni per l’informatica, telecomunicazioni, telefonia (+9,9%). Le flessioni piu’ marcate riguardano calzature, articoli in cuoio e da viaggio (-36,4%) e Abbigliamento e pellicceria (-33,0%). Rispetto a gennaio 2020, si registra una diminuzione assai ampia delle vendite al di fuori dei negozi (-18,7%) e di quelle delle imprese operanti su piccole superfici (-14,3%); calano lievemente anche le vendite della grande distribuzione (-1,5%). L’unica forma distributiva che segna una decisa crescita e’ il commercio elettronico (+38,4%).

Agenzia DiRE  www.dire.it

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