A Camogli la verità per Giulio Regeni è stata considerata “divisiva”.

A Camogli c’è da dire qualcosa al Sindaco

Cari colleghi

per una volta vi scrivo a titolo personale.
Sono Carla Scarsi e vivo in Liguria, dove succedono tante cose, non tutte belle; una in particolare è davvero degna di attenzione e vi chiedo di segnalarla sui media con i quali collaborate.

Traggo dal comunicato stampa di un gruppo di cittadini di Camogli:

Il nuovo Sindaco di Camogli Giovanni Anelli, appena insediato, ha deciso di rimuovere lo striscione “Verità per Giulio Regeni“ affisso dal 2016 sulla facciata del Comune”, (approvato a suo tempo da una maggioranza di cui lo stesso Anelli faceva parte).
“Lo striscione, proprio di fronte alla stazione ferroviaria, ricordava a tutti, cittadini, cittadine e turisti, che un giovane ricercatore italiano è stato torturato e ucciso al Cairo”.
La nuova Amministrazione ha definito lo striscione “divisivo” in quanto eredità di una Giunta di altro colore politico, come se la verità per un ragazzo torturato e ucciso avesse un colore politico.
Contro la rimozione dello striscione si è costituito un Comitato di cittadine/i per manifestare solidarietà verso la famiglia Regeni; Camogli si è riempita di striscioni gialli per Giulio affissi a balconi e finestre ed è stata organizzata per sabato 24  alle 10.30 una manifestazione di protesta, durante la quale verrà consegnato al Sindaco un nuovo striscione. Di fronte al Comune verrà letto un messaggio dell’avvocata Ballerini e della famiglia Regeni, con un intervento conclusivo di Andrea Lavarello dell’Associazione Verità e Giustizia: Il Tigullio dei Diritti. Poiché il colore politico non c’entra nulla, non saranno presenti bandiere di alcun partito

Vi chiedo di fare quanto in vostro potere per pubblicare qualcosa e far sentire al Sindaco di Camogli che questa non è una paturnia soltanto dei suoi Cittadini e delle sue Cittadine, ma uno schiaffo morale alla ricerca di quella verità che la famiglia di Giulio Regeni si merita.

Grazie di cuore da
Carla Scarsi

(Le foto sono tratte da googlemaps che ancora non sa che Camogli ha tolto lo striscione)

Alla manifestazione hanno aderito
Anpi, Arci Genova, Cgil, Uil, Cisl, Verità e Giustizia: il Tigullio dei Diritti, Emergency, Senza Paura, Cisda, Comitato di Solidarierà Time for Peace, Memorie e Progetti, Pd, Sinistra Italiana (SI), Libera Genova, Immagina Recco, Camogli Futura, Linea Condivisa, Associazione per un Archivio dei movimenti di Genova, Centro per non subire Violenza (da Udi) Aps, Rete Donne per la Politica Odv Genova, Collettivo Parte da noi Levante Ligure, Udi Chiavari e tantissimi altri.

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