Approvato il sesto pacchetto di sanzioni contro la Russia. Si all’embargo ai due terzi del petrolio.

BRUSSELS, BELGIUM – JULY 10: President of the European Commission Ursula Gertrud von der Leyen is talking to media during a virtual press point in the Berlaymont, the EU Commission headquarter on July 10, 2021 in Brussels, Belgium. EC President UvdL declares: ‘This week-end, we have delivered enough vaccines to Member States to be in a position to vaccinate fully at least 70% of EU adults still this month. By tomorrow, some 500 million vaccine doses will have been distributed right across the regions of the European Union.’ (Photo by Thierry Monasse/Getty Images)

Fondamentale per l’accordo è stata la deroga all’embargo dell’oleodotto di Druzhba concessa all’Ungheria.

BRUXELLES – Dopo quattro settimane di impasse, ieri sera al Consiglio europeo straordinario di Bruxelles è stato approvato il sesto pacchetto di sanzioni contro la Russia comprese alcune misure sul petrolio. “Saluto positivamente l’accordo sull’embargo del petrolio contro la Russia, che taglierà di circa il 90% le importazioni petrolifere dalla Russia all’Ue entro la fine del 2022”, ha detto la presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, in conferenza stampa al termine dell’incontro.

L’embargo energetico “copre immediatamente più dei due terzi delle importazioni petrolifere” dalla Russia via mare “tagliando un’enorme fonte di finanziamento” per la macchina da guerra di Putin, ha aggiunto il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel. Fondamentale per il raggiungimento dell’accordo è stata la deroga all’embargo per la parte sud dell’oleodotto di Druzhba concessa all’Ungheria di Viktor Orban, di cui continueranno a beneficiare anche Slovacchia e Repubblica Ceca.

Agenzia DiRE  www.dire.it

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