Quirinale, i risultati del terzo scrutinio: prevale ancora la scheda bianca.

Sono 412 su 978 le schede bianche nell’ultimo giorno con il quorum a quota 673. Letta e Renzi dicono no all’ipotesi Casellati, il fronte centrista lavora a uno schema Draghi-Casini.

ROMA – Terzo tentativo andato a vuoto: il nome del prossimo presidente della Repubblica non c’è ancora. Lo scrutinio del terzo giorno di votazioni a Montecitorio, l’ultimo con il quorum a 673 voti, ha parlato chiaro: le schede bianche sono 412 su 978 grandi elettori che hanno partecipato all’elezione. Il più votato è stato il presidente uscente Sergio Mattarella (125 preferenze), seguito da Guido Crosetto, proposto da Fratelli d’Italia ma che con 114 voti ha raccolto ben più preferenze di quelle della delegazione del partito di Giorgia Meloni (63). Poi Paolo Maddalena (61), Pierferdinando Casini (52), Giancarlo Giorgetti (19), Marta Cartabia (8), Luigi Manconi (8), Pier Luigi Bersani (7), Umberto Bossi (7). Si torna a votare domani alle 11, con il quorum che scende a quota 505.

La rosa di nomi presentata ieri dal centrodestra – Moratti, Nordio, Pera – non ha scaldato i cuori del fronte opposto. E anche l’ipotesi di eleggere al Colle Elisabetta Casellati, caldeggiata stamattina dal leader della Lega Matteo Salvini, ha trovato una netta chiusura del centrosinistra. Dopo un vertice tra i leader di Pd e Italia Viva, Enrico Letta ha escluso il nome della presidente del Senato: “Operazione assurda e incomprensibile, così salta tutto”. E anche dal partito di Matteo Renzi fanno sapere: “No a candidature che dividono la maggioranza e mettono a rischio la coalizione di governo”.

Intanto, il fronte centrista capitanato da Renzi lavora a uno schema Draghi-Casini: l’obiettivo è portare uno dei due al Quirinale e l’altro a Palazzo Chigi.

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