Erga – Pubblicati tre copioni inediti di Gilberto Govi – Presentazione mercoledì 15 novembre al Museo Biblioteca dell’Attore.

 ERGA EDIZIONI

Mercoledì 15 novembre 2023, alle 17.30
al Museo Biblioteca dell’Attore di Genova, in via del Seminario 10

presentazione del volume POLISENSORIALE
Gilberto Govi. Teatro inedito

a cura di Eugenio Buonaccorsi

in collaborazione con Paola Lunardini e Danila Parodi

Erga edizioni, 2023

 

Con i Curatori intervengono
Franco Bampi, Giunio Lavizzari Cuneo, Silvana Zanovello

 

Quando, nel 1923, Gilberto Govi (1885-1966) decide di passare dal teatro dilettantistico dei filodrammatici a quello professionista, si trova di fronte al problema della mancanza di una vera e propria tradizione drammaturgica in dialetto genovese. I pochi testi teatrali disponibili in quest’ambito non gli bastano. Decide quindi di commissionare nuove commedie ad autori viventi o di tradurne di già esistenti in lingua e in altri dialetti. Del suo repertorio sono già state stampate varie opere. Con questo volume ora pubblichiamo altre tre commedie che, allo stato delle conoscenze attuali, risultano ancora inedite:

Ciù a puïa che ô mâ di Nicolò Bacigalupo, Il dente del giudizio di Ugo Palmerini e Bocce di Aldo Acquarone.

I tre testi inediti pubblicati oggi sono la trascrizione di copioni originali del Fondo Gilberto Govi conservato al Museo Biblioteca dell’Attore per precisa volontà della moglie Rina Gaioni Govi. Il volume è realizzato con il contributo della Direzione generale Educazione, ricerca e istituti culturali del Ministero della Cultura.

 

Ingresso libero fino ad esaurimento dei posti


Dalla prefazione di Eugenio Pallestrini – Presidente Museo Biblioteca dell’Attore

Ancora una volta ci troviamo, con grande emozione, ad affrontare il materiale goviano donato da Rina Govi nel 1984, alla Città di Genova, con destinazione al Museo Biblioteca dell’Attore.
Dopo la grande esposizione organizzata in occasione del cinquantenario dalla morte, nel 2016, alla Loggia di Banchi, lo studio e i materiali goviani hanno trovato la loro collocazione ideale all’interno del Museo dell’Attore, in via del Seminario 10.
Grazie ad un finanziamento del Ministero della Cultura, l’MBA ha potuto dedicarsi alla trascrizione e revisione di tre copioni inediti, scritti da autori che sono stati molto cari al grande attore genovese (Nicolò Bacigalupo, Aldo Acquarone e Ugo Palmerini) e che potranno stimolare nuovamente l’interesse dei teatranti grazie a questo serio lavoro di recupero. I copioni sono una parte importantissima del lascito di Govi, in quanto testimoniano il suo repertorio e le modalità con le quali interveniva nella loro correzione.
Eugenio Buonaccorsi, ideatore e curatore di questo volume, coadiuvato qui da due “storiche” figure dell’MBA come Paola Lunardini e Danila Parodi, continua, con i suoi studi, ad attirare l’attenzione su uno dei più emblematici rappresentanti della nostra città e a farne rivivere la memoria.
L’MBA è nella sede di via del Seminario ormai da nove anni. Il Comune di Genova – socio fondatore insieme al Teatro Stabile, alla Camera di Commercio e alla Provincia di Genova – assicura il suo sostegno, insieme al Ministero della Cultura, al Teatro Nazionale, alla Regione e all’Università, con finanziamenti e disponibilità che permettono di realizzare iniziative di alto livello culturale.
Ricordiamo che l’MBA ospita importantissimi archivi e raccolte di materiale che costituiscono un prezioso giacimento culturale della città nel campo artistico-teatrale ben noto sul piano nazionale e internazionale.
I copioni riproposti in queste pagine sono frutto del lavoro di un gruppo di studiosi e appassionati che ha portato ad una edizione che restituisce a noi tutti un materiale prezioso. È un grande onore quindi, come Presidente del Museo ormai da moltissimi anni, presentare questa pubblicazione e ringraziare, ancora una volta, il Ministero della Cultura per il prezioso contributo, il Prof. Buonaccorsi per la sua dedizione, l’editore Marco Merli per la preziosa collaborazione.

Per vedere lo Studio di Gilberto Govi,
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Qui di seguito
la Scena VII e la scena Ultima
del Copione di “BOCCE”
(Per gentile autorizzazione del Museo Biblioteca dell’Attore di Genova)

SCENA VII
Mario, Pippo, Nicola, Balistica.

(Voci in anticamera, poi entrano).

Nicola (Eccitato, seguito da Balistica). Malignassi, ’na massa de ipocriti tutti quanti!
Balistica (Ha in mano il campione e non trova mai il momento di farsi ascoltare). Ma scia no ghe fasse caxo. Ecco qui. A partïa de sardinn-e…
già partita, ghe saieiva invece un carego de granon… qui abbiamo il campione.
Nicola Lingue gramme. Se mai che no se capiva. Sorrisetti… auguri…
Balistica Scia i lasce perde. Allora vediamo se…
Nicola Ninte di nuovo?
Mario No niente. E comme mai zà de ritorno?
Nicola Eh, pe stà zù a sentime fà i auguri da quelle facce fase? “E a partïa de ieri?”. Comme se non lo sapessero. Tutta Zena ne parla. Mi diggo che i Grondonn-a l’han misso in scio giornale. Mille di questi giorni, un o m’ha dito. Mille pugni in ta testa voeivo rispondighe…
Mario Signor Nicola… riderà bene chi riderà l’ultimo.
Nicola Macché, oramai.
Balistica Allora vediamo?
Nicola (Avvicinandosi alla macchina). Ma cose a l’è ’sta roba?… dhtrinfhd daeeitngh… Non si sa nemmeno più scrivere con quest’anghaezo?
Mario Ah, no! Un guasto. S’ea incantou o nastro… ma…
Balistica Penso mi! Gh’ho giusto ’n amigo ch’o gïa in ti scagni a aggiustà macchine.
Mario No, no, scia no se desturbe, che adesso va bene.
Balistica (A Nicola). Dunque che sarebbero duecento sacchi circa…
Nicola Anche o sciò Repetto, quella faccia verde… anche lë o m’ha vosciuo fà i auguri!… O primmo che me fa ancon di auguri, a faccia ghe rompo…
Balistica Fortunn-a che mi ghe l’ho zà faeti!
Mario Sciò Nicolla, io non ce li ho ancora fatti.
Nicola (Minacciandolo col pugno). E se non vuole arrivare a casa irriconoscibile non me li faccia.
Mario No… ecco… veramente non intendo farle gli auguri pe-o compleanno, ma, e di cuore, le faccio gli auguri per la rivincita che si deve prendere… e presto! Ansi, vorrei, comme augurio, che scia me permettesse… ecco chì un piccolo ricordo. (Porge il sacchetto delle bocce).
Nicola Cose o l’è? Un salamme?
Mario Son bocce.
Nicola (Subito interessato, prendendole). Bocce? E pensemmo! Lei ha  comperato delle bocce? Questa mi fa sorridere. (Apre il sacchetto, le esamina, le palpa, vorrebbe trovare qualche difetto). E… son proprio bocce… e non c’è male… no gh’è ninte da dì.
Balistica Un po’ leggere forse…
Nicola No, no c’è il peso… e anche la misura e… combinazion… proprio con a riga… Scia l’ha proprio imbroccà. E brao sciò Mario, grazie. Peccato che ormai sono inutili. Bocce mai più, lo giuro! Che mi se accortissero le braccia se zeugo ancon!… Ma scia l’ha avuo ’na bella idea. E combinassion che e mae se son zà un pö scamorae e frustae.
Mario Son proprio contento.
Nicola Faccia ’na cosa. Oggi… scì, scì… scia vegne a piggiasene ’na forçinä2 sciù da noiatri a colasion. Coscì alla buona, se capisce.
Mario Grazie… Ma no vorriae disturbà…
Balistica Festa grossa oggi eh, sciò Nicolla! Banchetto!
Nicola (Mettendo le bocce in un cassetto del suo tavolo). Oh per l’amor di Dio, ninte de speciale… parenti… e duî o trei amixi de quelli sinceri.
Balistica Ah mi quande daggo a mae amicizia a l’è sincera.
Nicola (Sordo. A Mario). Alloa d’accordo?
Mario Grazie, sciò Nicolla.
Balistica (Mortificatissimo si avvicina alla porta di fondo per andarsene). Prego, prego. Mi vaddo a casa.
Nicola Alloa avviso sciù che… Faccia il piacere Balistica, mi giri un po’ quell’affare lì che parle sciù in casa. Pronto? Teresa? Ah, t’ê a Luisa? Sempre ti? Tutte e votte che d’in scagno se ciamma in casa ti rispondi ti. Ti t’ê missa a fà a telefonista? Ciammime un pö a mamma. Teresa? Allunghiamo un poco il broddo perché vegne anche o sciò Mario. Scì… comme?… trezze? Tredici? E alloa, comme femmo?
Mario Sciò Nicolla, se mai…
Nicola E ma non lo dica. Mettiamo a tavola anche la serva. Oppure, speta Teresa… O l’è un pö un angoscioso, ma basta mettimelo distante… ghe saieiva o sciò Balistica, se lë…
Balistica E ma atro… Scia pense, se è per farle un piacere…
Nicola Alloa Teresa o sciò Balistica ci fa il piacere… scì, scì, vegne anche o Balistica… E ben lascia perde… ’na votta tanto! Occhio in cucina piuttosto… Scì, a-o vin ghe penso mi… ciao. Alloa mi vaddo zù in cantinn-a a prenderne due o tre de quelle. Veu dì che a mezo giorno ci vediamo su, eh?
Balistica D’accordo, sciò Nicolla, e ancora auguri. Scappo a casa a avvisà.
Nicola E zà, che no tian o collo ai pollastri.
Balistica (Ridendo). Ah, ah. Che burlon sempre. E se scia permette anzi, vegniò sciù un momento primma, perché gh’aviè da dì due parolle.
Nicola Bueno. Voscià intanto scia prepare a posta, mi poi ripasso (esce dalla porticina)3.
Mario Pronto? Scì son mi. O l’è andaeto in cantinn-a, ha sentito, di meglio non poteva andare… O s’è commosso. Tutto merito delle bocce. Scì vegno sciù. Appenn-a posso. Me raccomando, a tavola vorrei esserle vicino.
Nicola (È rientrato dalla porticina). Con chi scia parlava?
Mario Voeivo avvertì in casa. Ma non ho faeto caxo che gh’ea a comunicazion sciù.
Nicola Sciò Mario scia tegne presente che mi no son nè sordo nè scemmo.
Mario Creda, signor Nicola, per sbaglio… e allora se sa… due parolle…
Nicola A questo propoxito, credeivo di averle già parlato chiaramente, no? Scia se ricorde che i sei mesi di prova non sono ancora finiti. E se scia credde de ese padron da ciassa, scia se sbaglia de grosso.
Mario Ghe domando scusa. Scia l’ha raxon. Gh’asseguo che…
Nicola E resta inteso, che fra noialtri gh’è solo relazion d’ufficio. Cordiali, amichevoli, questo dipenderà da lei, ma d’ufficio. Scia no credde perché l’ho invitou a colasion…
Mario Per questo, sciò Nicolla, se scia no credde…
Nicola Quande diggo unn-a cosa no m’aretïo. E poi si sarebbe un’atra votta in tredici, quindi… No ne parlemmo ciù! In quanto a-a scignorinn-a mae figgia, quande vaddo sciù…
Mario Scia credde che a scignorinn-a…
Nicola Con lë, so mi comme regolame! E chiusura! Eh?
Mario Se scia me permette… vaddo finn-a zù in magazzin… e intanto me daggo unn-a polia a-e scarpe.
Nicola Ecco. Quella a l’è un’idea. Scia vadde.

SCENA ULTIMA
Nicola solo.

Nicola S’accapimmo che generini? No basta o posto chì. Vorrebbe anche peluccarsi la vigna. E quell’atra moneghetta, eh? Ma aoa che vaddo sciù… (Cercando sul tavolo, poi apre i cassetti). Dove diao m’han misso a ciave da cantinn-a?!
(Aprendo un cassetto trova le bocce, dimentica le chiavi. Le prende, le guarda, va in fondo e chiude la porta. Prende due bocce, le palpa con tenerezza, le soppesa e a poco a poco si lascia trasportare dalla passione e dalla fantasia, si illude di essere sul terreno. Viene avanti sulla scena e fa i gesti classici del giocatore che si accosta mentre…)

Cala lentamente il sipario.


Qui di seguito tre immagini di Gilberto Govi

Gilberto Govi – TEATRO INEDITO
Erga edizioni, Genova – 13.90 Euro – 188 pagine –  ISBN:  978-88-3298-382-1
Erga edizioni – Mura delle Chiappe 37/2 – 16136 Genova Tel. 010 8328441
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