Gualtieri: “Raggi non all’altezza, il mio piano per far ripartire Roma”.

L’ex ministro dell’Economia: “È un’enorme responsabilità ma se non riparte Roma non riparte l’Italia”. Periferie, infrastrutture e innovazione al centro del suo programma.

ROMA – “Non è stata una decisione facile da prendere”, ammette Roberto Gualtieri. La sua candidatura alle primarie del centrosinistra del 20 giugno in vista delle elezioni amministrative autunnali a Roma da ieri è ufficiale e l’ex ministro dell’Economia, in un’intervista a Repubblica spiega che “è un’impresa da far tremare le vene ai polsi e un’enorme responsabilità” che presuppone “un impegno continuo, senza sosta”. Una sfida che ha deciso di accettare perché “se non riparte Roma non riparte l’Italia“. Gualtieri, che ringrazia il segretario Enrico Letta per aver sostenuto la sua candidatura – anche a mezzo Twitter – ha spiegato che con il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, che più di qualcuno nel Pd avrebbe svoluto candidato al Campidoglio, “siamo e saremo una squadra”. E sui rapporti con il Movimento 5Stelle l’ex ministro dell’Economia, rivendicando il lavoro svolto durante “la più difficile crisi del Dopoguerra”, si dice “convinto che tanti cittadini che hanno apprezzato il lavoro del governo Conte bis, di cui sono orgoglioso di aver fatto parte, già dal primo turno vorranno sostenermi” e che l’orizzonte dell’alleanza tra Pd e M5s è quello delle prossime elezioni politiche.

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