VACCINO. FURLAN (CISL): PER OBBLIGO SERVE LEGGE, SBAGLIATO LICENZIARE.

(DIRE) Roma, 10 gen. – “Se una legge non stabilisce l’obbligo di vaccinarsi, allora nessun datore di lavoro puo’ arbitrariamente decidere il licenziamento. Ma una legge ‘ad hoc’ servirebbe, eccome: e’ urgente ed opportuna, visto il numero dei morti che contiamo ogni giorno”. Cosi’ oggi in una intervista a ‘La Repubblica’, Annamaria Furlan, segretaria generale della Cisl. “Bisogna evitare liti e carte bollate – spiega la leader Cisl- A marzo, in un clima responsabile, le organizzazioni dei datori di lavoro ed i sindacati hanno raggiunto un ottimo accordo sulla sicurezza nei luoghi di lavoro che e’ tuttora un’arma valida contro il Covid-19. Propongo di ripercorrere quel cammino di dialogo tra le parti sociali, nel privato come nel pubblico impiego. Gli accordi sono la strada per prevenire i conflitti. Sono poi le istituzioni che si devono assumere le loro responsabilita’. Il Parlamento legiferi subito”.

Furlan aggiunge che “l’aggressivita’ del Covid-19 ci ha piu’ volte dimostrato che nessuno e’ esente dal possibile contagio. La vaccinazione, dunque, dovrebbe essere obbligatoria per tutti. Chi vaccinare prima? Il rischio e’ piu’ nitido quando un dipendente e’ a contatto con il pubblico. Nella sanita’ innanzitutto – afferma – dove si e’ gia’ cominciato con la vaccinazione. Ma, mi chiedo: l’autista di un bus – pubblico o privato – puo’ evitare la vaccinazione se trasporta decine, centinaia di persone al giorno? L’insegnante, la cassiera di un supermercato, il bancario, i lavoratori postali possono evitare il vaccino? È doveroso assumerlo”. La leader Cisl aggiunge che la Cisl favorira’ le vaccinazioni nelle aziende, nelle fabbriche, negli uffici. “Inoltre, datori di lavoro e sindacati daranno vita, spero, ad una campagna di informazione che l’intero sistema dei media – a partire dalla Rai – dovrebbe sostenere. Facciamo anche nostra la proposta del presidente di Confapi perche’ entrino in campo procedure accelerate, utilizzando perfino i medici del lavoro. Il fattore tempo e’ essenziale ed impone di mettere in sinergia la sanita’ pubblica e quella privata. Per questo avevamo chiesto nella Legge di Bilancio e lo ribadiamo ancora: va assunto personale nella sanita’, adesso”.

Agenzia DiRE  www.dire.it

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