“A novembre a un tavolo ministeriale ho proposto di utilizzare il mio algoritmo per stabilire chi avesse la precedenza nella campagna vaccinale. Le Regioni hanno entusiasticamente aderito e la Lombardia si e’ proposta di fare da capofila per sviluppare il modello”. A raccontarlo alla ‘Dire’ e’ Giovanni Corrao, medico statistico e docente all’Universita’ Bicocca di Milano. L’algoritmo dovrebbe essere utilizzato durante la campagna massiva (dopo gli over 80, quindi). Le interlocuzioni con il Pirellone e con la squadra tecnica che sta mettendo a punto la campagna vaccinale sono gia’ iniziate: “Ho scritto al neo assessore al Welfare, Letizia Moratti, e so che sono stati presi dei contatti con Guido Bertolaso tramite il professore Massimo Galli”, spiega Corrao.
L’esperimento e’ stato portato avanti da un gruppo di ricerca della Bicocca. Il modello e’ stato costruito a partire dai dati della popolazione lombarda. “Abbiamo preso in considerazione questo territorio e abbiamo analizzato quello che e’ successo durante la prima ondata della pandemia”. Secondo il professor Corrao, “era fondamentale capire chi avesse sviluppato forme gravi di Covid-19” per decidere a quali soggetti garantire la possibilita’ di vaccinarsi prima degli altri. Per questo motivo, sono stati analizzati i pazienti che hanno dovuto ricorrere alla terapia intensiva e quelli che sono deceduti. Sulla base delle informazioni raccolte, e’ stato ipotizzato quali soggetti sarebbero piu’ a rischio. “Ognuno ha un punteggio, chi ha quello piu’ alto ha la precedenza”, sottolinea Corrao. A influenzare il livello di fragilita’ non e’ solo l’eta’ (ovviamente) ma anche le patologie sviluppate. Particolarmente preoccupanti sono i pazienti affetti da malattie cardio metaboliche (come il diabete), da condizioni di immunodepressione, da obesita’ e patologie oncologiche. “Il virus colpisce tutti gli organi, ma, anche grazie alla letteratura, sappiamo che ce ne sono alcuni piu’ a rischio”.
Se il modello venisse approvato definitivamente dal Pirellone, per distribuire il vaccino e per decidere le priorita’ sarebbero utilizzati i dati del sistema sanitario regionale: ricoveri, visite, accessi al pronto soccorso. “Questo algoritmo sarebbe utile anche per la somministrazione dei monoclonali. Sono farmaci costosi ed e’ importante capire in quali categorie adoperarli”, precisa il docente della Bicocca. Corraoinsieme al suo gruppo di ricercatori sta continuando a perfezionare il modello “applicandolo alla seconda ondata e, in alcune regioni italiane, a tutto il corso del 2020” per capire quanto e se e’ adattabile ad altre realta’. Intanto aspetta notizie dalla Regione. “Piu’ di proporre non posso fare”, conclude Corrao.
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