SPORT. ROMA, FRONGIA-DIARIO: CONSENTIRE A PISCINE E PALESTRE DI RESTARE APERTE.

“QUELLE CHE RISPETTANO I RIGIDI PROTOCOLLI SANITARI” (DIRE) Roma, 24 ott. – “Scongiurare la chiusura generalizzata di palestre e piscine e permettere alle strutture sportive in regola con i protocolli sanitari di proseguire le proprie attivita’ nell’interesse dei cittadini”. È questo l’obiettivo della petizione promossa dal presidente della Commissione Capitolina Permanente Sport, Benessere e Qualita’ della Vita Angelo Diario e diretta al presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte, al ministro per le Politiche Giovanili e lo Sport, Vincenzo Spadafora, e al ministro per la Salute, Roberto Speranza. “Un appello che ha riscosso un notevole successo e che, in appena tre giorni, e’ stato sottoscritto da oltre 2.500 firmatari”. “Come gia’ dichiarato in questi giorni vogliamo tutelare un settore che non solo ha visto grandi perdite in questi mesi, ma che e’ anche uno di quelli che ha dovuto investire maggiormente per adeguarsi ai nuovi protocolli e poter ripartire in piena sicurezza. Non possiamo consentire che, per i pochi che non rispettano i protocolli, venga bloccato l’intero settore economico. Questo costituirebbe gravi danni non solo per l’economia, ma anche per i tanti appassionati che non potrebbero piu’ svolgerlo, rischiando la sedentarieta’ e l’abbondono della pratica sportiva. Non sono noti focolai provenienti da palestre o piscine, ne’ puo’ piu’ essere pensabile bloccare lo sport che e’ salute e vita e il nostro compito non e’ bloccarlo ma promuoverlo in sicurezza”, dichiara l’Assessore allo Sport, Politiche giovanili e Grandi Eventi cittadini Daniele Frongia.

“L’adesione massiccia alla nostra richiesta di mantenere aperte palestre e piscine che rispettano i rigidi protocolli sanitari volti a evitare la diffusione della pandemia dimostra come i cittadini abbiano voglia di continuare a svolgere le attivita’ sportive in luoghi sicuri e al riparo dalle fisiologiche intemperie climatiche che si registrano nelle stagioni autunnale e invernale. Al Governo Conte, che in occasione dell’ultimo Dpcm del 18 ottobre ha concesso a palestre e piscine una settimana di tempo per adeguarsi alle prescrizioni anti-covid, chiediamo semplicemente di non fare di tutta l’erba un fascio e di non punire tutti per colpire i pochi operatori che trasgrediscono. Fermare lo sport comporterebbe un doppio danno: di natura economica per i titolari degli impianti, ma anche per la salute pubblica, che sarebbe fortemente compromessa da stili di vita sempre piu’ sedentari e pericolosi per l’incolumita’ dei cittadini. Gli sportivi, tra l’altro, sarebbero costretti a praticare l’attivita’ sportiva in luoghi meno sicuri e confortevoli, creando ulteriori problematiche a livello di sicurezza. Al presidente Conte, dunque, chiediamo un atto di responsabilita’ e di sanzionare soltanto coloro che non si adeguano alle normative sanitarie legate all’emergenza covid in corso”, dichiara il presidente della Commissione Capitolina Permanente Sport, Benessere e Qualita’ della Vita, Angelo Diario.

Agenzia DiRE  www.dire.it

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