SANITA’. BINETTI: PARITÀ DI DIRITTI TRA MALATI ONCOLOGICI E MALATI COVID.

(DIRE) Roma, 29 nov. – “Giovedi’ 26 novembre la Commissione Sanita’ del Senato ha votato all’unanimita’ una risoluzione in cui tra l’altro si chiedeva un nuovo Piano oncologico nazionale, la promozione delle reti oncologiche regionali, il potenziamento dell’assistenza oncologica domiciliare e territoriale, l’impegno a modernizzare la dotazione strumentale e tecnologica per gli screening diagnostici, e gli ‘investimenti necessari per sviluppare e diffondere le terapie molecolari e le terapie geniche. L’obiettivo della risoluzione in altri termini era quello di favorire il ritorno alla normalita’ delle cure e il riconoscimento dei diritti dei malati oncologici. Ma gia’ venerdi’ 27 novembre, il giorno dopo, per essere chiari, la FAVO, la grande federazione che raggruppa oltre 500 associazioni italiane di pazienti oncologici, analizzando le linee guida Siaarti-Simla per il triage dei pazienti Covid, nelle condizioni in cui dove dovessero crearsi carenze di servizi, denunciava un rischio tutt’altro che remoto. Soprattutto in questa seconda fase di pandemia, in carenza di posti di terapia intensiva: la probabile esclusione del paziente oncologico dalle cure intensive, dal momento che questa esclusiva equivale a condannare a morte pressoche’ certa il malato.” Lo afferma la senatrice Paola Binetti, UDC, che continua: “Questa pandemia si sta rivelando ogni giorno di piu’ una guerra tra poveri, tra categorie piu’ garantite e categorie che non lo sono affatto. Non a caso di Recovery in Recovery il Premier cerca di fare giustizia alle categorie che di volta in volta si sentono piu’ emarginate rispetto agli altri. In questa fase il paziente-covd, pur nella disgrazia in cui e’ incappato, risulta piu’ garantito degli altri pazienti.” Lo afferma la senatrice Paola Binetti, UDC, che continua: “Anche noi siamo consapevoli della gravita’ della situazione causata dalla pandemia in corso e della difficolta’ di prendere determinate decisioni legate anche a pregresse fragilita’ del nostro SSN. Ma riteniamo che il documento sul Triage-Covid si spinga a fare delle valutazioni cosi’ minuziose delle differenti situazioni cliniche, da lasciare al medico margini decisionali molto piu’ limitati di quanto sarebbe auspicabile. Ad esempio parlando di comorbilita’, menziona la neoplasia solida metastatizzata, in modo generico, attribuendole un unico punteggio, il che di fatto, significa escludere il paziente con tumore metastatico dalle cure intensive in caso di Covid. La qual cosa appare tanto piu’ contraddittoria, dopo l’approvazione delle due risoluzioni di Camera e Senato e dopo che proprio ieri il Premier, ha istituto la Giornata del tumore metastatico del seno, su sollecitazione delle Associazioni di pazienti e su una mia precisa proposta di legge. Evidentemente si concede su di un piano quel che si nega su di un altro, secondo il classico gioco delle tre carte per cui chi perde, e’ sempre e solo il paziente. Ed e’ proprio questo cio’ che non vorremmo, ne’ per i pazienti Covid ne’ tanto meno per i pazienti oncologici!”

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