ROMA. BILANCIO, SINDACATI: CAMBIAMENTO È ANCORA POSSIBILE.

(DIRE) Roma, 6 feb. – “Prosegue la discussione sul bilancio capitolino, con un numero elevato di emendamenti e ordini del giorno che l’Assemblea dovra’ discutere e votare a partire dalla prossima settimana. Segno di un trasversale riconoscimento, anche nella stessa maggioranza, che nella manovra presentata ci sia molto da cambiare. C’e’ ancora tempo e spazio perche’ il bilancio della Capitale d’Italia esca dalla mera logica contabile e guardi al futuro della citta’”. Cosi’, in una nota, i segretari generali della Cgil di Roma e del Lazio, della Cisl di Roma Capitale Rieti e della Uil del Lazio, Michele Azzola, Carlo Costantini e Alberto Civica. “Negare l’evidenza, come sul sociale, quando esponenti dello stesso movimento confermano lo stanziamento inadeguato e continuare a rifiutare il confronto con chi rappresenta lavoratori e cittadini- continuano i leader sindacali- e’ una scelta sbagliata, che portera’ alla paralisi di assi importanti su sviluppo, servizi e infrastrutture e alla totale mancanza di una visione strategica per la ripartenza. Non saranno le risorse dei decreti ristoro, per quanto necessarie, a segnare la svolta: un bilancio e’ lo specchio delle priorita’ e delle scelte strategiche di un’amministrazione, che da risposte la’ dove c’e’ piu’ bisogno. Interi capitoli vanno rivisti. È semplicemente illogico che agli aumentati bisogni di assistenza sociale si risponda con quello che di fatto e’ un taglio e un rischio per lavoratori e livelli di assistenza. Come piu’ volte detto dalle categorie che rappresentano i lavoratori che forniscono i servizi in appalto con i municipi, assistenza a studenti, disabili e anziani, l’emergenza Covid nel 2020 ha limitato e poi rallentato i servizi, quindi una spesa ridotta non e’ segno di efficienza ne puo’ essere parametro per investimenti futuri”.

Continuano i sindacati: “Lo abbiamo detto e ribadito anche in piazza di lunedi’ scorso: il bilancio di previsione deve essere cambiato e integrato delle risorse necessarie per far fronte alle tante situazioni critiche e in peggioramento: servizi alle famiglie, sostegno all’occupazione, politiche abitative. Oltre alla conservazione e al rilancio delle aziende partecipate. La resa di Ama sul porta a porta delle utenze non domestiche e’ segno che non i bastano cambi di vertice ma servono piani concreti che partano dalle reali necessita’ e facciano fare un salto di qualita’ alle societa’, entrando in una dimensione industriale, garantendo servizi migliori e tutelando i lavoratori. Noi siamo pronti a sostenere le nostre proposte, costruite insieme alle forze sociali e a chi vuole un’idea diversa di Roma e della sua dimensione metropolitana: continueremo a cercare il confronto sul merito e l’apertura di tavoli straordinari per il presente e il futuro della citta’ e di chi la vive”, concludono Azzola, Costantini e Civica.

Agenzia DiRE   www.dire.it

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