PUMS FROSINONE, LEGAMBIENTE: PIANO POCO AMBIZIOSO, GENERICO E INCOERENTE, MA BENE LE MODIFICHE ALLA VIABILITA’ SULL’ASSE SCALO-DE MATTHAEIS.

Al COMUNE DI FROSINONE
Gentile SINDACO Avv. NICOLA OTTAVIANI
Gentile Dott.ssa Nohemy Graziani
Assessore alla Polizia Municipale e Pari Opportunità
Gentile Dott. FABIO TAGLIAFERRI
Assessore ai Lavori Pubblici
Gentile Dott. MASSIMILIANO TAGLIAFERRI
Assessore Ambiente e Trasporti
Gentile Dott. DONATO MAURO
Comandante Polizia Locale
e, p.c., Agli Organi di Informazione locali
Frosinone, 9 dicembre 2020

Dalla lettura della proposta di Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (PUMS) approvata dalla Giunta
Comunale ci sentiamo di sottoporre all’attenzione dell’Amministrazione e della cittadinanza una serie di
considerazioni.
Preliminarmente, rileviamo che il documento evidenzia una netta discrasia fra un’ampia e sin troppo
prolissa analisi di carattere generale, applicabile a qualunque realtà urbana medio-piccola (con errori
rivelatori di un ampio uso del copia-e-incolla), e una focalizzazione del tutto inadeguata sulle linee di
indirizzo e le scelte strategiche applicabili alla realtà specifica di Frosinone. Per tutta una serie di tematiche
di rilievo descritte nella parte generale (p.es. l’intermodalità nei trasporti, la sharing mobility, la sicurezza
stradale, l’inquinamento acustico) non vi è traccia di azioni o proposte chiaramente inquadrabili, mentre al
contrario le risposte fornite sono generiche o sintetizzabili in meri auspici destinati verosimilmente a
restare lettera morta.
In generale, il piano denota a nostro avviso una mancanza di ambizione rispetto ad obiettivi a lungo
termine che altre città si sono date nel contesto del contributo alle finalità prioritarie della
decarbonizzazione e della resilienza urbana. Se pensiamo alla lungimiranza di amministrazioni di città
europee che puntano all’obiettivo strategico di città senza auto e a emissioni zero, non possiamo non
rimarcare la timidezza di un piano incapace di traghettare Frosinone verso un futuro tanto necessario
quanto desiderabile.
Inoltre, il PUMS proposto presenta una certa incoerenza fra le (poche) scelte chiaramente individuate e il
sistema di incentivi e disincentivi necessari alla loro realizzazione. Ci riferiamo in particolare all’idea della
metropolitana di superficie che dovrebbe collegare lo Scalo con De Matthaeis: come si può pensare che una
città in cui l’uso dell’auto privata è così radicato possa magicamente convertirsi al trasporto pubblico se non
si adottano delle progressive, drastiche limitazioni alla circolazione veicolare e alla sosta nelle aree di
maggior congestione?
Dobbiamo poi evidenziare alcune gravi lacune nella programmazione proposta e nella scelta delle priorità,
che fanno ritenere che il percorso partecipato a cui la nostra associazione ha contribuito in quanto soggetto
portatore di interessi diffusi sia stato nei fatti poco di più di un atto dovuto:
1. Nessuna azione puntuale al di là di vaghe linee di indirizzo è prevista per rafforzare il ruolo primario
della pedonalità: avevamo auspicato iniziative per l’allargamento dei marciapiedi nei luoghi in cui il
passeggio è un’abitudine consolidata (p.es. via Aldo Moro), ma non siamo stati ascoltati;
2. Non è stata adeguatamente riconosciuta la funzione strategica della stazione ferroviaria come hub
per la mobilità e luogo primario di interscambio fra una varietà di mezzi di trasporto;
3. Manca la previsione di nodi di scambio precisamente individuati posti all’ingresso nel centro
urbano che consentano di alleggerire i flussi di traffico provenienti dai comuni limitrofi;
4. La parte alta della città, che assolve una funzione identitaria per i frusinati, anche in relazione alla
storia del capoluogo, è quasi del tutto assente nel piano: non sono menzionati altri accessi al centro
storico nel quadro di una mobilità sostenibile ad eccezione dell’ascensore inclinato. Nel solco delle
scelte amministrative passate, non è stato riconosciuto, ad esempio, il ruolo del parcheggio
multipiano quale infrastruttura fondamentale per una progressiva pedonalizzazione del centro
storico;
5. Non vi è alcuna previsione di un’estensione futura delle ZTL che oggi conosciamo, striminzite,
residuali e precarie, come dimostra la cancellazione sine die della sperimentazione avviata nel 2019
su via Aldo Moro e Corso della Repubblica durante i weekend;
6. Mancano agevolazioni puntuali alla mobilità elettrica in grado di favorire la diffusione di veicoli
elettrici quale ad es. l’esenzione dal pagamento della sosta sulle strisce blu.
Quanto alla ciclabilità, stigmatizziamo l’assenza di un chiaro cronoprogramma per l’attuazione dei percorsi
protetti proposti nel piano. La definizione delle priorità realizzative nell’ambito della rete, pur ampia, di
piste ciclabili riportata nel piano è essenziale per dare il messaggio che la funzione della ciclabilità e della
micromobilità si estende ben al di là degli scopi meramente ricreativi, dovendo incidere sulle abitudini
quotidiane degli spostamenti abituali dei cittadini. Da questo punto di vista, è senz’altro opportuno dare
precedenza alla realizzazione del lotto 1, che va ad incidere sulle strade maggiormente congestionate della
città.
In conclusione, se ci attenessimo strettamente al PUMS, dovremmo esternare la nostra delusione per un
piano che, così come formulato, rappresenterebbe l’ennesima occasione perduta per un ripensamento
profondo della mobilità urbana a Frosinone, fattore chiave affinché la vivibilità complessiva della città
risalga dai bassifondi in cui è collocata oggi.

Tuttavia, stando alle recenti dichiarazioni del Sindaco rilasciate alla stampa locale, dovremmo attenderci in
tempi relativamente brevi una significativa modifica dell’assetto viario nell’asse Scalo-De Matthaeis che va
nella direzione da noi caldeggiata. La previsione di una corsia preferenziale (NB: stranamente non
menzionata nel PUMS) per la metropolitana leggera e la realizzazione prioritaria del percorso ciclabile in
quella che è la direttrice nodale della città rappresentano senza dubbio delle novità positive su cui non
possiamo che esprimere il nostro apprezzamento. Riteniamo però che sia necessario abolire del tutto la
sosta su entrambi i lati della strada e realizzare laddove possibile un allargamento dei marciapiedi così da
dare maggior respiro ai pedoni.
Esprimiamo quindi il nostro incoraggiamento affinché quanto annunciato trovi attuazione, non come
traguardo finale ma come un primo importante passo nella direzione giusta, e ci auguriamo che le
prevedibili resistenze da parte di chi si oppone al cambiamento non trovino accoglienza da parte
dell’Amministrazione comunale, come troppo spesso accaduto in passato.
Stefano Ceccarelli
Presidente
Circolo Legambiente “Il Cigno” di Frosinone APS
(lettori 201 in totale)

Potrebbero interessarti anche...