Primo maggio, vertici Rai: “Nessuna censura su artisti”.

Polemica tra Fedez e i vertici di Rai 3 che avrebbero voluto censurare il discorso del cantante contro la Lega e a favore del ddl Zan.

“Mi assumo le responsabilità di ciò che dico e faccio. Sappiate che il contenuto di questo discorso è stato definito come inopportuno dalla vice direttrice di Rai Tre. Buon Primo Maggio e buona festa dei lavoratori, anche a chi un lavoro ce l’ha e non ha potuto svolgerlo, da oltre un anno. E quale migliore occasione per celebrare la festa dei non lavoratori se non un palco?”. Inizia così il discorso di Fedez sul palco del Concertone del Primo Maggio. La polemica con i vertici della Rai era iniziata ben prima dell’esibizione con una telefonata che il cantante riporta sui social e che in migliaia stanno condividendo. Oggetto della discussione l’attacco di Fedez alla Lega, un discorso a favore del ddl Zan e contro il senatore leghista Andrea Ostellari.

La direzione di Rai3, in una nota, conferma “di non aver mai chiesto preventivamente i testi degli artisti intervenuti al concerto del Primo Maggio – richiesta invece avanzata dalla società che organizza il concerto – e di non aver mai operato forme di censura preventiva nei confronti di alcun artista. In riferimento al video pubblicato sul suo profilo Twitter da Fedez, notiamo che l’intervento relativo alla vicedirettrice di Rai3 Ilaria Capitani (l’unica persona dell’azienda Rai tra quelle che intervengono nella conversazione pubblicata da Fedez) non corrisponde integralmente a quanto riportato, essendo stati operati dei tagli. Le parole realmente dette sono: ‘Mi scusi Fedez, sono Ilaria Capitani, vicedirettrice di Rai3, la Rai non ha proprio alcuna censura da fare. Nel senso che… La Rai fa un acquisto di diritti e ripresa, quindi la Rai non è responsabile né della sua presenza, ci mancherebbe altro, né di quello che lei dirà‘. ‘Ci tengo a sottolinearle che la Rai non ha assolutamente una censura, ok? Non è questo […] Dopodiché io ritengo inopportuno il contesto, ma questa è una cosa sua‘”.

Agenzia DiRE  www.dire.it

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