MUSEI. FEDERCULTURE: CON COVID OFFERTA CULTURA ONLINE OLTRE 50%.

(DIRE) Roma, 3 nov. – Lo scenario della crisi dovuta al Covid-19 ha cambiato le abitudini di molte imprese culturali, che con le chiusure dei luoghi fisici hanno deciso di veicolare la propria offerta in altre forme. A partire dallo smartworking, adottato dall’85% degli enti, che ha portato la quasi totalita’ degli attori culturali – l’80-100% a seconda dei settori – a implementare i propri servizi a distanza. Per quanto riguarda l’offerta da remoto, specie nell’ambito museale, la produzione di visite virtuali, di dirette live o di programmi ad hoc, accessibili on demand, e’ andata ovunque ben oltre il 50% delle complessive proposte culturali fruibili a distanza. È quanto emerge dal sedicesimo Rapporto annuale Federculture Impresa cultura che quest’anno ha come sottotitolo ‘Dal tempo della cura a quello del rilancio’. Lo studio, illustrato questa mattina alla presenza del ministro dei Beni e delle Attivita’ culturali e del Turismo, Dario Franceschini, fa il punto sullo stato del settore della cultura alle prese con la catastrofe Covid che ha sconvolto la vita sociale, economica e culturale dell’Italia e del mondo. Federculture ha somministrato ai propri associati un questionario sugli impatti della crisi da Covid-19 a cui hanno risposto 54 tra gli enti culturali piu’ rappresentativi del settore nazionale, per lo piu’ attivi nell’ambito espositivo e museale, il 44%, e dello spettacolo, 41%, soprattutto del Centro e Nord del Paese e per la maggior parte Fondazioni, 52%. Secondo il Rapporto, quella nata in un momento critico come offerta suppletiva rispetto all’ordinario e’ stata ben presto percepita come un’offerta alternativa o, meglio ancora, come una declinazione aggiuntiva delle canoniche modalita’ di fruizione del prodotto culturale. Tanto che il 96% degli attori che hanno attivato servizi online relativi alla propria attivita’ dichiarano di essere intenzionati a mantenerli nel proprio palinsesto anche dopo il pieno superamento della crisi e l’auspicato ritorno alla normalita’.

Agenzia DiRE  www.dire.it

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