Marino. Essere Marino risponde a Ciccarelli.

Essere Marino – S. Maria delle Mole, Marino

 2 dicembre 2020

Marino. “Essere Marino” accetta di rispondere ai quesiti di Ivano Ciccarelli. Interviene Mauro Avello.

Nel momento in cui ci siamo posti come soggetto politico (plurale) che si propone di poter guidare l’Amministrazione comunale, di più, di contribuire con un programma di governo locale utile alla città e ai cittadini perché portatore di una visione alternativa alla semplice gestione del potere; abbiamo anche virtualmente siglato un patto d’onore con ogni cittadino, affinché fosse rappresentato, nei suoi bisogni e nel rispetto delle proprie analisi e proposte. – spiega Mauro Avello, portavoce di Essere Marino a seguito di un appuntamento (https://esseremarinonet.wordpress.com/Portavoce, Mauro Avello mail:esseremarino2020@gmail.com https://www.facebook.com/Essere-Marino-2020-106277407970797 Questo il sito di Essere Marino, una pagina FB e altri modi per ricevere quesiti, suggerimenti e indicazioni. Restando comunque sempre a disposizione per contatti personali.) di valutazione politica, sociale e amministrativa che la coalizione ha svolto in questi giorni – . In particolare, ora che ci stiamo predisponendo ad una serie di confronti programmatici con forze sociali, politiche, culturali e associative della città, ci è sembrato giusto intervenire/interloquire anche con Ivano Ciccarelli. Nel senso che, poiché si è rivolto pubblicamente a chi si proporrà a guidare il municipio, rivolgendo una serie di domande, e poiché il riconosciuto spirito critico e di osservazione di Ciccarelli che è stato già amministratore a Marino e alla Provincia di Roma fa dei suoi quesiti ( diffusi su NoiCambiamo ), oltre che come cittadino, anche un referente che ha colpito il nostro interesse, abbiamo deciso di rispondere allo stesso modo alle domande poste. Lei, caro il nostro sindaco eventuale, è dichiaratamente (e costituzionalmente) antifascista o cosa? chiede Ciccarelli, noi rispondiamo oltre che con le nostre più autentiche testimonianze che sono le nostre vite, giovani e meno giovani, fin qui trascorse, anche con un pezzo di programma; è scritto lì che sì, siamo antifascisti e per l’attuazione della Costituzione a cominciare dai valori resistenziali. – sottolinea Avello – Lei sarebbe d’accordo con l’apertura di una Commissione d’inchiesta (possibilmente giudiziaria) sui due (2, forse addirittura 3) incendi dolosi che negli anni ’80 del secolo scorso distrussero buona parte dell’Archivio storico del Comune di Marino? … mettere a conoscenza la cittadinanza tutta sugli esiti almeno delle prime indagini? … se perlomeno esiste una stima della documentazione andata perduta? … perché non si è mai saputo se trattasi di autocombustione o cosa? … perché gli inquirenti hanno deciso di archiviare? (…hanno archiviato?) questo non lo abbiamo scritto ancora nel programma, ma certamente possiamo accogliere, pure per spirito di affermazione e ricostruzione della gestione democratica della cosa pubblica, per salvaguardare la tradizione democratica marinese, in quel periodo offuscata, come denunciò il compianto Sergio Rolli, da veri e propri assedi e assalti massonici in modalità mafiosa. Cose che, ad esempio il PCI denunciò in comizi pubblici (con Lorenzo Ciocci, con Giovanni Berlinguer e con Maurizio Aversa) ricevendo come risposta dagli inquirenti dell’epoca di essere chiamati in caserma per mostrare prove da esibire. Come se non bastassero le fiamme all’archivio, e il fuoco alla scrivania del sindaco con un guanto lasciato in bella mostra lì sopra. Ovviamente la stessa cosa vale per le analoghe richieste circa la questione dei mezzi della multi servizi e degli appartamenti devastati mentre nel paese soffiava da ultimo un’aria di xenofobia cavalcata politicamente magari anche da chi ora ha ruoli istituzionali. Lei sarebbe d’accordo con l’apertura di una Commissione scientifica (necessariamente laica e accademica) su tutto ciò che, a torto (!) o ragione (?), celebriamo a Marino (Sagra dell’Uva altrui? … battaglia di Lepanto? … cortei storici? … Marcantonio e Vittoria Colonna? … Jacopa dei Settesoli? … Zaccaria Negroni … Anna Maria Enriques Agnoletti? … fontana dei Mori? ecc ecc ecc ecc Circa quest’ultimo quesito – conclude il portavoce di Essere Marino – vorremmo introdurre due perni. Infatti da un lato viene sollecitato, criticamente, scientificamente, lo spirito di ricerca che in quanto tale, a meno di sedimentata osservazione culturale (e, appunto, scientifica) possa offrire spunti di riflessioni a lungo periodo per farne derivare innovazioni e/o totali cambiamenti anche in scelte e conduzioni di manifestazioni ed eventi culturali (che, oggi, ricordiamolo a noi tutti, hanno o possono avere a breve anche grande valenza sociale ed economica) da parte di chi amministra. E questo, la ricerca, è certamente un modo da favorire: l’indagine storico/conoscitiva può solo portare bene alla comprensione di noi tutti di cosa sia, su cosa si fondi, la vasta, composita, eterogenea, straripante numericamente e “nuova” in gran parte per composizione recente, attuale comunità di genti e cittadini di Marino. L’altro perno – chiude Mauro Avello – è lo spirito interpretativo del valore culturale che noi assegniamo (forse persino con un pedantesco esercizio pedagogico) alle politiche culturali che una Amministrazione debba svolgere. Così vale per la diffusione e la difesa di ogni manifestazione culturale che risponda sempre a quei valori costituzionali di cui la società italiana deve fregiarsi. Allo stesso modo vale per la diffusione e salvaguardia e sostegno degli operatori culturali, siano essi liberi intellettuali, così come associazioni e gruppi di promozione. Ancor più ha valenza tutto ciò nella possibilità di fruizione degli spazi (di qui il rimando al nostro programma che prevede, ad esempio anche la trasformazione, non in modo elitario, dell’uso di Palazzo Colonna) sia già esistenti o nuovi da realizzare e sostenere. Ecco – chiosa il portavoce Avello – crediamo di avere con questi concetti, offerto una lettura di analisi e proposta dialogante coi quesiti di Ivano Ciccarelli e di molti suoi estimatori che lo seguono in queste valutazioni, che, del resto, molte sono già chiaramente esposte nel nostro programma.”.

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