la mostra > “De Romanis. L’arte incontra i sogni” > Roma, Musei di San Salvatore in Lauro > 11 febbraio – 31 marzo 2021.

la mostra > De Romanis. L’arte incontra i sogni
Roma, Musei di San Salvatore in Lauro
11 febbraio – 31 marzo 2021

 

Dipinto5

Agostino De Romanis, Ombre sulle risaie, 2002, olio su carta rifondata, 130×270 cm

Comunicato stampa

Roma, 10 febbraio 2021 – A partire dall’11 febbraio 2021 i Musei di San Salvatore in Lauro a Roma presentano le opere di Agostino De Romanis, figura di rilievo nel panorama artistico laziale del Secondo Novecento. Con un lungo percorso e lusinghieri riconoscimenti in Italia e all’estero, il Maestro ha riscosso grande successo di pubblico e di critica in Indonesia.

La mostra De Romanis. L’arte incontra i sogni curata da Roberto Luciani è organizzata dai Musei di San Salvatore in Lauro con il patrocinio dell’Ambasciata d’Indonesia e della Città di Velletri.

Agostino De Romanis nasce a Velletri nel 1947 e frequenta l’Accademia di Belle Arti di Roma, conseguendo il titolo di scenografo: all’inizio della sua carriera la passione pittorica era affiancata da quella per il teatro.
Seppur attratto dalla Scuola Romana, giovanissimo individua la sua poetica e, addentrandosi poi in formule sempre più autonome in un’epoca nella quale si manifestavano il realismo sociale e l’astrattismo, le influenze nella sua arte restano chiare e riscontrabili in maestri quali Morandi, Carrà, de Chirico e Bacon.

Negli ultimi cinquant’anni molte sono state le mostre dell’artista in Italia e all’estero – Australia, Stati Uniti, Egitto e Indonesia – ma l’appuntamento romano vuole ricapitolare la sua visione e la sua intensa concezione di bellezza, andando per periodi e temi attraverso le oltre 40 opere esposte.

I lavori in mostra, dagli anni Ottanta fino ai nostri giorni permettono di seguire l’evoluzione del Maestro e ammirare tutte le fasi della sua produzione, in particolare la più recente.
I suoi soggetti sono fiabe colorate e trasparenti, dove l’incanto cromatico racconta la Natura, gli uomini e i dettagli. L’artista appare nella sua reale capacità di evocare sogni e fantasmi dal mondo antico, e di investirli di personalità grazie alle suggestive visioni paesaggistiche che trovano innesto in quello che costituisce il nucleo della sua pittura, ovvero la luce. Così De Romanis coglie le forme alle quali riesce a dare l’illusione della plasticità.
Nella serie di opere esposte è impiegata soprattutto la tecnica dell’olio su carta rintelata, che permette di unire i toni voluti a un uso anticonvenzionale del colore.

Il titolo della mostra trae ispirazione dal modus operandi dell’artista stesso che «spirito libero – come riporta il suo amico e scrittore Antonio Venditti nella sua biografia in catalogo – è andato sempre oltre, con una velocità strabiliante, tanto che non era ancora finita una “serie” di opere, che già ne aveva in mente un’altra, in un diverso orizzonte, ideativo e compositivo. Ciò significa appunto che “incontrava”, ogni volta, un altro “sogno” e ne era appassionato al punto di farne la sua ragione di vita […] Il sogno non è da intendersi quello comune, che tutti fanno e rielabora esperienze, turbamenti e desideri, ma è ispirazione interiore ed illuminazione di un percorso creativo che genera straordinarie emozioni che l’artista deve esternare, dissipando le tenebre dell’esistenza umana».

All’interno del catalogo edito da Il Cigno GG Edizioni, le opere sono raccolte in tre sezioni che raccontano l’Italia (con opere degli anni Ottanta al 2000), l’Indonesia (con opere dal 2000) e All’origine delle cose (con opere dal 2010 ad oggi).
Chiude il catalogo – e il percorso espositivo – l’opera che il Maestro ha fatto ad hoc per questa mostra, dal titolo Il Bianco si nasconde. Realizzata nel 2020, con animo patriottico, vede i tre colori della bandiera nazionale dove però il bianco – simbolo di purezza per l’artista – è di dimensioni ridotte perché – dice De Romanis – l’Italia ormai è priva di etica e morale.

Materiale stampa scaricabile dal seguente link dropbox > http://bit.ly/DeRomanis

Ufficio Stampa
Flavia Sciortino
ufficiostampa@ilcigno.org 

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