INFANZIA. BINETTI (UDC): COMMISSIONE BICAMERALE DUPLICATA E SCAVALCATA.

“IL GOVERNO PUNTA ALL’IRRILEVANZA DELLE OPPOSIZIONI” (DIRE) Roma, 19 dic. “Il Governo punta alla irrilevanza delle Opposizioni. Il duplicato della Commissione bicamerale per l’infanzia e’ una di quelle straordinarie occasioni che permettono di capire sempre meglio quanto sia ipocrita la richiesta di collaborazione rivolta dal Governo all’opposizione”. Cosi’ Paola Binetti, senatrice Udc. “I fatti sono noti- spiega- Da almeno 5 legislature c’e’ una commissione bicamerale per l’infanzia, presieduta da un parlamentare di opposizione. Le nomine sono di competenza dei Presidenti di Camera e Senato, su indicazione dei vari gruppi, e sotto il profilo quantitativo e’ proporzionata alla effettiva consistenza dei gruppi presenti in Parlamento. Una cosa pensata alla luce dei regolamenti che garantiscono una democratica trasparenza. Eppure il Presidente del Consiglio ha piu’ volte eluso la richiesta della presidente, la forzista Ronzulli, che intendeva rappresentargli, a nome dell’intero gruppo, le varie tappe del lavoro svolto, con le sue difficolta’ e soprattutto con richieste specifiche. Viceversa, ha immediatamente accolto le richieste di un altro gruppo di parlamentari, autocostituitosi da pochi mesi per iniziativa della maggioranza. Obiettivo: ragionare di problemi di infanzia e adolescenza, nonostante l’evidente rischio di rappresentare un duplicato della Commissione ufficiale”.

“Il problema- continua Paola Binetti– non e’ la costituzione del gruppo, dal momento che fino a prova contraria i parlamentari possono formare veri e propri corpi intermedi a carattere trasversale per ragionare dei problemi del Paese e provare ad individuare nuove proposte e possibili soluzioni. Il problema e’ tutto nell’atteggiamento del Premier che traduce in fatto concreti quello che dall’opposizione veniamo denunciando da tempo. L’assoluta sperequazione di trattamento che il Premier mette in atto tra maggioranza e opposi, privilegiando la prima decisamente ai danni della seconda. E questo accade per le proposte di legge: rarissima, fino all’irrilevanza la calendarizzazione dei ddl dell’opposizione; vale per gli emendamenti a tutti i decreti, bocciati senza nemmeno essere presi in considerazione. Vale per le mancate risposte alle ripetute interrogazioni, e cosi’ via. Quando non puo’ ignorare un problema ne fa un duplicato a prima forma maggioranza e lo affronta in chiave strettamente governativa”.

La senatrice Udc, Paola Binetti, conclude: “Lo spettacolo indecoroso offerto dalla Lega nell’Aula del Senato tra giovedi’ e venerdi’ e’ anche il frutto esasperato di un Governo che non vuole ascoltare mai l’opposizione. Non solo blindando i procedimenti con la Fiducia, ma impedendo anche la semplice discussione generale. La rivolta della Lega, ripeto inaccettabile per la violenza dei toni e dei gesti assunti, segna un punto di non ritorno nel modo in cui il Governo si rivela sempre piu’ autoreferenziale e francamente dittatoriale. La parola con la forza della dialettica e la potenza delle argomentazioni, lucide, coerenti, e’ l’antidoto piu’ forte alla violenza; e’ la vittoria dei negoziati sulle guerre. Ma quando viene meno la parola nei contesti adeguati, con i suoi ritmi e i suoi tempi, allora la violenza torna a far sentire la sua voce, sia pure con gesti scomposti e deprecabili. Ma il Presidente della Repubblica prenda atto di questa crisi serpeggiante in tutto il Paese: l’opposizione e’ l’altra faccia della democrazia, che non potrebbe sopravvivere senza una sana e motivata opposizione. Eppure oggi, in mille modi concreti, sembra proprio che si voglia cancellare l’opposizione, riducendola all’irrilevanza, senza ricordarsi che a lei fa capo quasi il 50% del Paese.”

Agenzia DiRE  www.dire.it

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