GENOVA. TOTI: HO IMPRESSIONE CHE GOVERNO VOGLIA GESTIRE SITUAZIONE A ROMA.
PONTE PER GIOCARE È UNA FESSERIA? HA RAGIONE GINO PAOLO (DIRE) Roma, 27 set. – “Il decreto arrivera’, ma non vuol dire che sara’ soddisfacente. Bisognera’ vedere cosa c’e’ scritto dentro dopo questo balletto fatto in una settimana e mezzo tra un ministero e l’altro”: a Circo Massimo, su Radio Capital, il presidente della Liguria Giovanni Toti non nasconde lo scetticismo sul decreto Genova. “Mi sembra che il decreto venga fatto per escludere gli enti locali”, continua Toti, “Mi da’ l’impressione che il governo voglia gestire la situazione a Roma e non in Liguria. Ma va bene tutto, siamo laici, basta che si raggiungeranno i risultati”. Il governatore della Liguria si fida “del fatto che tutto il governo ci ha messo la faccia”, e del ministro delle infrastrutture Toninelli dice: “Mi fiderei di piu’ di lui se sbloccasse questa mattina stessa quel miliardo e mezzo di euro, gia’ bollinato, per il quinto lotto del terzo valico, che rischia di rallentare sensibilmente. Sarebbe un danno straordinario, e credo che l’opinione pubblica non reagirebbe bene. E neanch’io reagirei bene”. Toninelli ha parlato di un ponte “dove poter mangiare e giocare”, idea che il genovese Gino Paoli ha definito una fesseria: “Temo abbia ragione Gino Paoli. Quel ponte non e’ nato per quello. Non e’ un parco cittadino dove andare a passeggiare. Mi sembra un’idea surreale”. Alcuni genovesi vogliono protestare sotto casa di Beppe Grillo: “Se il decreto non arriva oggi, vado anch’io sotto casa di Grillo, e do’ anche un passaggio agli sfollati”, dice Toti, “Ma, seriamente, non credo che il decreto non arrivera’ neanche oggi. Sarebbe una comica”.
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