Dazi. Zani (presidente di Tendercapital): “Moratoria e piano Biden rilanceranno il PIL dell’Italia”

Moreno Zanifondatore e Presidente di Tendercapital, tra i player internazionaliindipendenti più attivi nel settore dell’asset management, in merito all’impatto economico derivante dalla moratoria di 4 mesi sui dazi USA e dal pacchetto di investimenti pari a 1900 miliardi di dollari appena varato dal Congresso americano.
In allegato, una foto di Moreno Zani.
 
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Raffaele Natalucci
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Dazi. Zani (presidente di Tendercapital): “Moratoria e piano Biden rilanceranno il PIL dell’Italia”
«La moratoria di 4 mesi sui dazi USA approvata dal presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen e dal presidente degli Stati Uniti Joe Biden, unita al pacchetto di investimenti pari a 1900 miliardi di dollari appena varato dal Congresso americano, saranno da traino per la ripresa del PIL sia nell’Eurozona che in Italia». È quanto afferma Moreno Zani, fondatore e Presidente di Tendercapital, tra i player internazionali indipendenti più attivi nel settore dell’asset management.
«Lo stop ai dazi – prosegue Zani – ha di fatto già creato un’accelerazione della domanda interna americana dei prodotti made in Italy e ha generato fiducia sui mercati. Se a questa iniziativa si somma l’iniezione di liquidità che arriverà dal piano di investimenti firmati Joe Biden, nel breve periodo si vedrà anche un miglioramento del PIL italiano come già osservato dall’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE). I dati, infatti, fotografano come gli USA avranno una crescita interna del 6,5% nel 2021 mentre nell’Eurozona l’incremento sarà pari al 3,9%».
«Una boccata di ossigeno e di fiducia, se si confrontano i dati attuali con quelli di dicembre, il che induce a una valutazione prudenziale di cauto ottimismo. Dal confronto – aggiunge Zani – emerge come la politica economica di Biden sia linfa per i mercati e per le borse mondiali. Se a trarne i benefici maggiori saranno Francia e Inghilterra, un ruolo di prim’ordine lo svolgerà l’Italia, grazie anche a quello che gli analisti chiamano “effetto Draghi”. In tal senso, si prevedono insieme agli investimenti USA, performance positive che riguardano una stima del PIL superiore al 4% con l’Italia che farebbe meglio dell’Eurozona, superando anche la Germania di oltre 1 punto percentuale e che ci collocherebbe, di fatto, fra i Paesi più virtuosi e affidabili».


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