COVID. GALLI: VACCINI AI PAZIENTI CON PARKINSON IN STRUTTURE OSPEDALIERE-

“NON RIPETIAMO ERRORI CAMPAGNA ANTI-INFLUENZALE” (DIRE) Roma, 9 feb. – “Se e’ vero che su 100 noventenni che prendono l’infezione, 25 muoiono, e’ ancora vero che una trentina si fanno l’infezione senza accorgersene. A significare che siamo molto diversi geneticamente ma soprattutto che la malattia non e’ democratica. È sicuramente vero che fragilita’, eta’ e co-morbosita’ possono complicare molto il quadro e portare il paziente all’ospedalizzazione. Rispetto al vaccino per persone con il Parkinson, se non sono compromessi dal punto di vista del loro sistema immunitario, possono fare il vaccino. Un collega clinico ha sviluppato un algoritmo, in Lombardia, per stratificare le classi di fragilita’ prioritarie, che sono sicuro aiutera’ a capire come muoversi. La vaccinazione anti-influenzale e’ stata un disastro quest’anno, da cui dobbiamo fare tesoro per evitare errori simili; a questa va aggiunta la vaccinazione pneumococcica. Questi vaccini sono fondamentali per i pazienti con Parkinson, che a mio parere andrebbero immunizzati in un ambiente protetto, come una struttura ospedaliera”. Cosi’ Massimo Galli, ordinario di malattie infettive alla Statale di Milano e primario all’Ospedale Sacco, intervenendo nel webinar ‘Pandemia Covid-19, vaccini e Parkinson’, organizzata dalla Fondazione Limpe per il Parkinson Onlus.
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