ANAGNI: Vicenda Catalent, interviene il Sindaco Daniele Natalia: “Ripensare il sistema d’assistenza sanitaria territoriale”.

La vicenda ancora tutta da chiarire delle 29 milioni di fiale di vaccino Astrazeneca ferme presso lo stabilimento Catalent di Anagni ha spinto il sindaco della città dei papi Daniele Natalia a chiarire alcune questioni: «Come già dichiarato ad agenzie di stampa e giornali, non credo assolutamente che la Catalent ed i suoi dipendenti abbiano parte in causa nella vicenda dei vaccini “occultati” che, per giunta, è ancora tutta da chiarire ed il cui infialamento è commissionato allo stabilimento anagnino direttamente da Astrazeneca. Non conosco le condizioni contrattuali stipulate tra Astrazeneca e l’Unione Europea o la Gran Bretagna, del resto esse sono state secretate, ma ci tengo a tutelare i dipendenti che lavorano all’interno della ditta. Anagni dovrebbe passare agli onori della cronaca per la sua bellezza e per le sue potenzialità economico-produttive e non per episodi del genere che possono ingenerare dubbi anche sulla credibilità di un territorio».

Il sindaco Daniele Natalia precisa poi che: «La presenza sul nostro territorio di stabilimenti industriali impegnati a pieno ritmo nella produzione di vaccini anti-Covid ci inorgoglisce. Anagni è un polo d’importanza mondiale nel settore chimico-farmaceutico e la sua valenza strategica è emersa proprio con la produzione dei vaccini contro il Covid. Recentemente ho dato la disponibilità a utilizzare il Palazzetto dello sport comunale “Tiziano Ciotti”, usufruendo della convenzione con la Croce Rossa Italiana, per somministrare i vaccini. Parliamo di circa 30 o 40 postazioni in sicurezza sia per i cittadini di Anagni, sia per tutto l’hinterland del nord della Ciociaria. Un’iniziativa apprezzata dalla ASL locale, che però si trova oggi a dover affrontare la scarsità di vaccini in circolazione. La questione dei vaccini Astrazeneca, bloccati proprio ad Anagni, è la beffa dopo il danno della mancanza cronica di dosi».

Sulla campagna vaccinale il primo cittadino Natalia spiega: «Sul territorio ho notato una grande sinergia a tutti i livelli per arrivare al necessario livello d’efficienza per portare avanti una campagna vaccinale capillare e che ci porti finalmente fuori dalla crisi pandemica. È apprezzabile l’opera di controllo portata avanti dal governo italiano in merito a operazioni “poco chiare” di stoccaggio dei vaccini, mi sento però di lanciare un monito per il futuro: quando ci saremo lasciati, spero il prima possibile, l’esperienza della pandemia alle spalle, mi auguro che il presidente del Consiglio Mario Draghi, il ministro della Salute Roberto Speranza e le autorità comunitarie coinvolte nei processi decisionali, comprendano, anche sulla scorta della crisi che stiamo vivendo, che il sistema d’assistenza sanitaria territoriale va riformato e reso capillare, di modo che ogni territorio venga nuovamente coperto dai servizi essenziali e che ogni cittadino abbia il proprio diritto alla salute garantito».

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