Tajani sul ‘Qatargate’: “Il Parlamento Ue non è qualche mela marcia, deve avere più potere”.

Così il ministro a una conferenza per presentare agli studenti il Premio Sacharov 2022 che gli eurodeputati hanno assegnato al popolo ucraino.

Foto dal profilo Twitter di Antonio Tajani

ROMA – “Non confondiamo alcune mele marce, che vanno perseguite e punite qualora si dimostrassero colpevoli, con l’istituzione del Parlamento europeo che, lo ricordo, è l’unica a essere eletta democraticamente per intero dai cittadini dell’Unione. Noi anzi vogliamo che il Parlamento abbia in futuro ancora più poteri”. Il ministro degli Affari esteri e della cooperazione internazionale, Antonio Tajani, lo ha detto in riferimento a un’inchiesta su sospetti casi di corruzione da parte del Qatar.

La vicenda vede implicati alcuni alti funzionari dell’organo legislativo dell’Ue e ha portato alla deposizione della vice presidente Eva Kaili, eurodeputata di origine greca arrestata in Belgio nei giorni scorsi.
“Penso sia doveroso spendere alcune parole a difesa dell’istituzione che ho avuto l’onore di presiedere”, ha affermato Tajani, che è stato presidente del Parlamento Ue fra il 2017 e il 2019. “Noi chiediamo che il Parlamento in futuro riesca ad acquisire potere di di iniziativa legislativa: a oggi gli eurodeputati possono solo legiferare su proposte della Commissione“, ha aggiunto il ministro.

L’occasione per le parole di Tajani, che è anche vice presidente del Consiglio dei ministri, è stata una conferenza organizzata in Senato per presentare agli studenti il Premio Sacharov 2022, conferito dal Parlamento Ue al “popolo ucraino”.

Agenzia DiRE  www.dire.it

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