Arriva il ciclone Poppea, allerta meteo in gran parte d’Italia: le regioni più a rischio.

Ci attendono 24-36 ore molto difficili – avvertono i meteorologi – durante le quali potrebbero verificarsi diverse e severe criticità.

Un nuovo ciclone è in arrivo sull’Italia. Si chiama Poppea e causerà forti perturbazioni da Nord a Sud. In arrivo anche venti forti e primi fiocchi di neve.

Ci attendono 24-36 ore molto difficili – avvertono i meteorologi di Meteo Expert -, durante le quali potrebbero verificarsi diverse e severe criticitàventi impetuosi con raffiche fino a oltre 100 km/h e mari fino a grossi (onde fino a 6-8 metri), rischio di nubifragi e, dopo lungo tempo, neve abbondante sulle Alpi. Seguirà, fra mercoledì e giovedì, un miglioramento e una probabile fase più stabile, caratterizzata da correnti occidentali relativamente miti e asciutte. Tra venerdì e il fine settimana la tendenza resta incerta, ma non è da escludersi un nuovo peggioramento.

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LE PREVISIONI DI MARTEDÌ 22 NOVEMBRE

Martedì 22 novembre un profondo minino depressionario interesserà l’Italia, portando condizioni di severo maltempo su gran parte del Paese, in particolare sulle regioni centro-meridionali e nord-orientali, con diffuse precipitazioni anche molto abbondanti e un marcato rinforzo della ventilazione, con conseguenti forti mareggiate sulle coste esposte.

Sulla base delle previsioni disponibili, il Dipartimento della Protezione Civile d’intesa con le regioni coinvolte – alle quali spetta l’attivazione dei sistemi di protezione civile nei territori interessati – ha emesso un avviso di condizioni meteorologiche avverse. I fenomeni meteo, impattando sulle diverse aree del Paese, potrebbero determinare delle criticità idrogeologiche e idrauliche che sono riportate, in una sintesi nazionale, nel bollettino nazionale di criticità e di allerta consultabile sul sito del Dipartimento (www.protezionecivile.gov.it).

Si prevedono precipitazioni diffuse, anche a carattere di rovescio o temporale, sulla Sardegna, in estensione dalle prime ore di domani, martedì 22 novembre, a Friuli Venezia Giulia, Veneto, Emilia-Romagna, Marche, Umbria, Lazio, Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata e Calabria. I fenomeni saranno accompagnati da rovesci di forte intensità, attività elettrica e forti raffiche di vento. Dalle prime ore di domani si prevedono inoltre nevicate sui settori alpini di Trentino Alto Adige, Veneto e Friuli Venezia Giulia, mediamente al di sopra degli 800-1000 metri e locali sconfinamenti fino ai 500-700 m, con apporti al suolo da moderati ad abbondanti.

Inoltre si prevedono venti da burrasca a burrasca forte dai quadranti occidentali sulla Sardegna, in estensione dalle prime ore di domani a Liguria, Toscana, Lazio, Campania, Basilicata, Calabria e Sicilia, con raffiche di tempesta sulle isole maggiori e sulle regioni meridionali. Dalle prime ore di domani si prevedono venti di burrasca o burrasca forte dai quadranti meridionali su Puglia, Molise e Marche, e dai quadranti settentrionali sul Friuli Venezia Giulia, in estensione a Veneto ed Emilia-Romagna. Forti mareggiate su tutte le coste esposte.

L’ALLERTA METEO IN 11 REGIONI

Sulla base dei fenomeni previsti e in atto è stata valutata per la giornata di martedì 22 novembre allerta rossa su settori di Abruzzo e SardegnaAllerta arancione su parte di Abruzzo, Calabria, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Sardegna, Molise, Basilicata, Campania e Veneto. Allerta gialla su settori di Abruzzo, Calabria, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Marche, Molise, Sardegna, Umbria, Veneto, Basilicata, Puglia e Sicilia.

PREVISIONI PER MERCOLEDÌ 23 NOVEMBRE

Al mattino nuvole in Calabria e Sicilia con residue piogge o locali rovesci nei settori tirrenici, nuvole in aumento nelle Alpi occidentali e in Sardegna con qualche debole pioggia nel settore occidentale dell’isola; schiarite anche nel resto d’Italia. In giornata molte nuvole su Calabria meridionale e Isole con la possibilità di locali e deboli piogge, principalmente nell’ovest delle Isole; nubi in aumento anche sulla Toscana centromeridionale dove non si esclude qualche piovasco e con tendenza a una estensione delle nuvole verso sera anche in direzione delle Marche, dell’Umbria e dell’alto Lazio; possibili deboli precipitazioni in Valle d’Aosta e sui rilievi dell’alto Piemonte con limite della neve oltre i 1600-1800 metri.
Temperature minime in calo diffuso, più sensibile al Centronord; massime in calo nel medio e basso versante adriatico, in Calabria e nel settore ionico, per lo più in rialzo altrove.
La ventilazione sarà in parziale attenuazione ma con venti occidentali ancora da moderati a forti su basso Ligure, Isole, basso Tirreno e regioni meridionali; molto mossi o agitati i relativi bacini; fino a molto mossi anche il medio Tirreno e il Tirreno centrale, da poco mossi a mossi l’alto Tirreno e l’alto Adriatico.

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