Alle elezioni il Terzo Polo punta sulla Lombardia, guardando alle regionali.

Renzi sicuro: “Il nostro risultato in Lombardia sarà superiore alla media nazionale”.

MILANO – Il ‘Terzo Polo’ punta forte sulla Lombardia, “la terra del fare e dei valori”, dove “il risultato sarà migliore della media nazionale”. A dirlo è Matteo Renzi, leader di Italia Viva che, durante la presentazione dei candidati centristi nei collegi lombardi, non nasconde di ambire ad un risultato importante nella regione “locomotiva d’Italia”. Con uno sguardo che, dalle politiche del 25 settembre, arriva fino alle regionali della prossima primavera.

Renzi punta quindi al bacino di “elettori moderati” della Lombardia, aprendo la caccia al voto “dei delusi per la caduta del governo Draghi”. Da un lato, gli “elettori moderati di Forza Italia, che ha appaltato la leadership del centrodestra ai sovranisti”. Dall’altro, “gli elettori riformisti del Pd del 40%”, che oggi “non possono votare un Partito democratico che vuole abolire parte della proprietà privata e addirittura immagina di mettere un limite ai profitti, tornando a un modello di economia di tipo sovietico”.

Ed è proprio nei confronti dei dem che il leader di Italia Viva non risparmia attacchi. Dal giudizio lapidario su un Letta “imbarazzante, che non ne ha azzeccata una”, fino alla proposta dell’abolizione dei jet privati, segno di “un partito nelle mani dei populisti di sinistra”.

Dal grande valzer delle stoccate renziane, che non risparmiano nemmeno i ragazzi di Fridays For Future (“dobbiamo essere seri, evviva lo sforzo idealista delle nuove generazioni ma no a posizioni ideologiche” come sul nucleare), restano al riparo solo tre big della politica lombarda. Il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, l’ex primo cittadino meneghino, Gabriele Albertini, e la vicepresidente di regione Lombardia, Letizia Moratti.

Su Sala, Renzi dice di “esser sempre stato sicuro che non si sarebbe candidato con Di Maio” perché “non troverei nessuna persona che gode della mia stima che si può candidare oggi con Di Maio”. Il ministro degli Esteri “infatti si è candidato con Tabacci, che non gode della mia stima,” aggiunge ironicamente l’ex premier, prima di prevedere un risultato “al di sotto dell’1%” per la lista di Di Maio. Ma, nonostante alle politiche si siano prese strade diverse, il sostegno dei centristi alla giunta Sala non è in discussione.

Il leader di Italia Viva spazza poi via le polemiche per la mancata candidatura di Gabriele Albertini, “verso il quale resta il nostro apprezzamento. Abbiamo la speranza, anzi la certezza, che dal 26 settembre ci sarà spazio per andare oltre”.

Già, oltre. Perché una volta archiviate le politiche ci sarà anche il tempo per approfondire i discorsi con Letizia Moratti, candidata per la presidenza della regione Lombardia contro il ‘suo’ presidente, Attilio Fontana: i rapporti con lei “sono noti, quando ero premier la ringraziai pubblicamente per il lavoro svolto per Expo”. Da qui alle regionali di aprile, quindi, “avremo modo di parlarne”, chiosa Renzi.

Perché, come detto anche dalla ministra Mariastella Gelmini, “il terzo polo non è un cartello elettorale” e, se “le elezioni del 25 settembre sono un primo tassello”, dal giorno dopo “si ragionerà delle Regionali”.

MORATTI: “TERZO POLO? NO A COMMENTI POLITICI IN QUESTA FASE

“Non ho in programma di commentare nessun programma di nessun partito e lo faccio davvero con grande rispetto nei confronti dei cittadini e dei partiti politici. A ognuno il suo: io mi sto occupando di sanità e lo sto facendo al meglio, lasciamo i cittadini liberi di fare le proprie scelte”. La vicepresidente della Regione Lombardia Letizia Moratti, a margine della presentazione del progetto ‘Besta-post dimissioni’, preferisce schivare l’argomento elezioni e soprattutto il tema ‘terzo polo’, e questo proprio nel giorno in cui prima l’ex forzista e neocalendiana Mariastella Gelmini unitamente al leader di Italia Viva Matteo Renzi fanno chiaramente intendere, proprio nel corso della presentazione dei candidati meneghini in vista delle politiche, di avere come obiettivo anche le regionali di aprile. Che sia proprio Moratti la candidata ideale centrista per Palazzo Lombardia? Mentre l’ex premier parla di ‘ottimi rapporti’ con l’attuale assessore al Welfare, la diretta interessata preferisce tenersi fuori dalla disputa. “Se prima o poi commenterò? Poi…”, risponde a chi tra i cronisti le chiede quando esprimerà le proprie posizioni e intenzioni.

Agenzia DiRE  www.dire.it

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